Inquinamento in India: il governo riduce i controlli sulle industrie
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – I controlli ambientali sulle industrie più inquinanti dell’India avverranno ogni cinque anni, non più con cadenza annuale come avvenuto finora. Lo ha annunciato oggi il governo di Narendra Modi, nel tentativo di dare una spinta agli investimenti. Intanto però nel Paese infiamma il dibattito sui livelli di tossicità dell’aria, dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha indicato New Delhi come capitale più inquinata al mondo.
Il governo del Bharatiya Janata Party (Bjp, nazionalisti indù) ha cancellato una clausola introdotta dal ministero per l’Ambiente del precedente esecutivo (Congress), che stabiliva controlli annuali sugli effetti delle zone industriali su aria, acqua, terra, salute ed ecologia. Se la fabbrica non superava le indagini, le veniva revocata la licenza per operare.
Tuttavia Chandra Bhushan, vice-direttore generale del Centro per la scienza e l’ambiante, è scettico sulla decisione presa dall’esecutivo, e afferma che “non aiuterà né l’industria, né la riduzione dell’inquinamento”.
Secondo dati dell’Oms, ogni anno 627mila indiani muoiono per fattori legati all’inquinamento; di questi, 3mila solo nella capitale. In base a uno studio condotto nel 2014 su 1.400 città, New Delhi ha la più alta concentrazione al mondo di particelle inquinanti (le Pm 2.5). Queste finissime particelle, di diametro inferiore a 2,5 micrometri, sono legate a un aumento dei tassi di bronchiti croniche, tumori ai polmoni e malattie cardiache, poiché penetrano nei polmoni e possono passare nel flusso sanguigno.
L’India ha contestato le affermazioni dell’Oms, ma ha concesso che il livello d’inquinamento di New Delhi sia paragonabile a quello di Pechino.
Per rispondere all’emergenza, il 5 aprile scorso il Primo ministro Narendra Modi ha lanciato un Indice di qualità dell’aria (Air Quality Index). Per il momento, esso coprirà 10 città – New Delhi, agra, Kanpur, Lucknow, Varanasi, Faridabad, Ahmedabad, Chennai, Bangalore e Hyderabad – ciascuna della quali avrà installati delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria. L’obiettivo è arrivare a controllare un totale di 66 città.
Tuttavia Prakash Javadekar, ministro per l’Ambiente, non ha dato indicazioni pratiche su cosa farà il governo per migliorare la qualità dell’aria.
30/09/2016 10:54
31/03/2021 08:50