30/09/2015, 00.00
INDIA
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India, ucciso a bastonate dalla folla: era "sospettato" di aver mangiato carne di mucca

L’annuncio dato in un tempio indù locale. L’uomo era in casa con la famiglia e ora il figlio 22enne è in ospedale in condizioni critiche. Fondamentalisti dell'hindutva vogliono il bando della carne di manzo in tutto il Paese. La mucca è considerata sacra per l’induismo. Mons. Mascarenhas: “La vita umana è meno preziosa di quella degli animali? La maggioranza indù è tollerante. Faccio appello ad essa, affinchè condanni l’estremismo delle frange nazionaliste”.

Lucknow (AsiaNews) – Un uomo indiano di 50 anni, Mohammad Akhlaq, residente nel villaggio di Bisara (nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh), è stato aggredito e ucciso a bastonate con la presunta accusa di aver allevato e macellato in casa carne di manzo. Il figlio di 22 anni, Danish, lotta in ospedale tra la vita e la morte. La furia degli aggressori, circa 100 persone armate di spranghe e bastoni, è stata scatenata da un annuncio fatto in un tempio indù locale, nel quale si dichiarava che nell’abitazione dell’uomo si consumava carne di manzo. Ad AsiaNews mons. Theodore Mascarenhas, vescovo ausiliare di Ranchi, commenta: "Quando accaduto sembra suggerire che gli animali sono diventati più importanti della vita umana". Ma la maggioranza dei fedeli indù è tollerante, per questo lancia “un appello alla maggioranza, affinchè condanni l’estremismo delle frange nazionaliste”.

Il fatto è avvenuto verso le 10 di sera (ora locale) del 28 settembre, quando l’uomo è stato aggredito da una folla inferocita. I malviventi hanno tentato anche di molestare la figlia di 18 anni, Sajida, e hanno colpito al volto la nonna 70enne. Giunta sul luogo, la polizia ha prelevato campioni di carne presenti nel frigorifero dell’abitazione, e li ha invitati al dipartimento di medicina legale per ulteriori esami. Sajida però ha dichiarato ai media che la carne rinvenuta è di muflone e non di mucca, come era stato annunciato nel tempio.

Nell’induismo la vacca è venerata come manifestazione del divino: per questo ucciderla o mangiarla è considerato un peccato, e i bramini (sacerdoti, la casta più alta – ndr) si astengono dal farlo. Solo i dalit (i fuoricasta) – considerati impuri e per questo chiamati anche “intoccabili” – la consumano e la toccano, lavorandone la pelle. Nei mesi scorsi lo Stato indiano del Maharashtra ha bandito la carne di mucca, e negli ultimi giorni un leader nazionalista indù dello Stato di Jharkhand ha minacciato nuovi attacchi contro le minoranze, soprattutto cristiane, se il governo locale non attuerà il bando totale del bestiame. Entrambi gli Stati sono guidati dai nazionalisti indù del Bjp (Bharatiya Janata Party, al potere in tutta l’Unione con Modi).

Kiran S, sovrintendente di polizia locale del distretto di Gautam Buddh Nagar, riferisce: “Le indagini preliminari hanno accertato che nel tempio locale di Bisara un gruppo di persone ha preso il microfono e informato che nella casa di Akhlaq si consumava carne di mucca”. La presunta accusa ha scatenato la rabbia dei presenti, sei dei quali sono stati arrestati. Tra questi anche il sacerdote del tempio e un suo aiutante, rilasciati dopo l’interrogatorio. Non appena si è diffusa la notizia dell’arresto è esplosa la protesta di circa 500 residenti, che hanno costretto la polizia ad aprire il fuoco. Un proiettile ha colpito all’addome un ragazzo di 20 anni, che lavora in un impianto termico della zona.

N P Singh, magistrato distrettuale, riferisce che ora la situazione è tornata alla normalità e sul posto sono stati schierati 800 agenti. Mons. Mascarenhas dichiara: “Quanto sta accadendo nel nostro amato Paese è davvero preoccupante. Forze disgregatrici sembrano prendere il sopravvento. Il governo dell’India è sceso al livello più basso. Il mondo intero ci deride. Ci sono grandi problemi che il Paese deve affrontare. Lasciate che il governo e le cosiddette organizzazioni patriottiche lavorino per costruire il paese, non per dividerlo e distruggerlo. Questo era ed è un Paese tollerante e libero. Siamo orgogliosi di essere indiani perché la maggioranza dei fratelli indù sono tolleranti. Non lasciamo che queste frange minoritarie oscurino la maggioranza degli indù che sono ospitali. Io faccio appello alla maggioranza dei fratelli indù affinchè condannino questi fondamentalisti”. E conclude: "L'omicidio di un essere umano e la violenza crudele nei confronti di suo figlio, solo perchè qualcuno 'sospettava' che avessero mangiato carne di mucca, solleva molte questioni: il governo è incapace di far rispettare le leggi o permette attacchi simili in base ad un programma ben definito? la vita umana è meno preziosa di quella degli animali? Incidenti come questo oscurano il buon nome del nostro Paese e della nostra amata maggioranza tollerante". 

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)

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