26/03/2014, 00.00
INDIA
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India, il leader anticorruzione sceglie Varanasi per battere Modi alle elezioni

Arvind Kejrival, dell'Aam Aadmi Party (Partito dell'uomo comune), ha annunciato la sua candidatura nella città simbolo della spiritualità indiana per concorrere al voto di aprile-maggio, scelta anche dal candidato premier dei nazionalisti indù. Il leader anticorruzione punta a conquistare gli elettori musulmani, circa 300mila persone.

Varanasi (AsiaNews/Agenzie) - Arvind Kejrival, leader del partito anticorruzione Aam Aadmi Party (Aap, "uomo comune"), ha scelto Varanasi come seggio elettorale per concorrere alle elezioni generali che si terranno tra aprile e maggio prossimi. Lo ha annunciato ieri, nel corso di un comizio tenuto proprio sulle rive del Gange, fiume sacro dell'India che bagna la città dell'Uttar Pradesh. Una decisione che non passa inosservata, perché appena una settimana fa un altro grande protagonista della scena politica ha indicato Varanasi come seggio: Narendra Modi, chief minister del Gujarat e candidato premier del Bharatiya Janata Party (Bjp), il partito nazionalista indù.

Arrivato a Varanasi, Kejrival ha raggiunto il Gange a bordo di un carretto aperto, circondato da migliaia di sostenitori ma anche da militanti del Bjp. Questi ultimi hanno tentato in ogni modo di disturbare il leader Aap, al punto da lanciare uova e inchiostro contro il carretto (v. foto). Kejrival non si è fermato: dopo essersi immerso nelle acque sacre del Gange, ha visitato un tempio indù, dove alcuni sacerdoti hanno segnato la sua fronte con pasta di legno di sandalo. Durante il comizio ha espresso in modo chiaro le sue intenzioni: "Parteciperò alle elezioni da Varanasi. Sono pronto ad accettare la sfida e a combattere Modi da questo luogo sacro".

Varanasi è considerata sacra per l'induismo, tanto che ogni indù vorrebbe finire la sua vita lì ed essere cremato, affinché le sue ceneri possano essere sparse nelle acque del Gange. Scegliendola come suo seggio, Narendra Modi tenta di rafforzare ancora di più quell'identità tra religione e Stato (hindutva) sostenuta dai nazionalisti indù, spesso anche in modo violento. Tuttavia, come ha ricordato ad AsiaNews l'attivista Lenin Raghuvanshi, la città è soprattutto un "simbolo del pluralismo spirituale e culturale dell'India", perché abitata anche da rappresentanti di altre religioni (musulmani, sikh, giainisti, buddisti) che a loro volta la considerano il proprio centro spirituale. Lo stesso Kejrival - induista - punta a conquistare gli elettori di fede islamica, circa 300mila persone su una popolazione di 1,6 milioni.

Tra i due sarà un vero testa a testa: il voto a Varanasi si svolgerà il 12 maggio, nona e ultima fase di queste elezioni generali che inizieranno il 7 aprile, e Kejrival e Modi hanno ancora più di un mese per convincere l'elettorato. Inoltre l'Uttar Pradesh, dove si trova la città, è lo Stato con più seggi di tutto il Paese ed è da sempre considerato un campo di battaglia importante.

 

 

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