02/03/2020, 13.57
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In Cina e India il 90% delle 200 città più inquinate al mondo

A rivelarlo sono gli esperti di IQAir Group e Greenpeace nel World Air Quality Report 2019. Fra le megalopoli, la peggiore per polveri sottili è New Delhi, seguita da Lahore e Dhaka. Gli alti livelli di PM2.5 causano fino a 7 milioni di morti premature al mondo, solo in Cina il dato è di un milione. 

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - Circa il 90% delle 200 città con il più alto livello di micro-inquinanti nell’ambiente si trovano in Cina e India; fra le restanti, la maggioranza è situata in Pakistan e in Indonesia anch’esse presenti nella speciale classifica per il pessimo livello dell’aria. È quanto emerge dal rapporto 2019 World Air Quality Report, pubblicato in questi giorni da IQAir Group e dal gruppo ambientalista Greenpeace. 

Prendendo in considerazione la popolazione, la nazione più colpita è il Bangladesh che vanta il livello più alto di polveri sottili (PM2.5). Seguono il Pakistan, la Mongolia, l’Afghanistan e l’India. In questo caso, la Cina si trova all’11mo posto in classifica. 

Fra le megalopoli con 10 o più milioni di abitanti, la più inquinata lo scorso anno è risultata la capitale dell’India New Delhi, seguita da Lahore in Pakistan, Dhaka in Bangladesh, Calcutta in India, Linyi e Tianjin in Cina e Jakarta in Indonesia. Per tutte il livello di particolato risultava ben al di sopra dei limiti tollerabili dall’organismo. Nell’elenco vi sono anche Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus, insieme a Chengdu e Pechino. 

Il rapporto di IQAir è basato sui dati provenienti da 5mila città in tutto il mondo Secondo gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) gli alti livelli di PM2.5 causano fino a 7 milioni di morti premature in tutto il mondo. Nella sola Cina, il numero delle vittime è di oltre un milione, ma alcune stime - non ufficiali - raddoppiano il dato fino a un massimo di due milioni. 

Frank Hammes, amministratore delegato di IQAir, sottolinea che “l’inquinamento dell’aria è la più grave minaccia ambientale per tutto il pianeta”. E il 90% della “popolazione globale” respira “aria malsana”. Alcuni fattori sembrano mostrare un lieve miglioramento per la Cina, in cui il livello medio di polveri sottili nelle aree urbane è calato del 20% fra il 2018 e il 2019. Tuttavia, sempre lo scorso anno 117 fra le 200 città più inquinate al mondo erano nel Paese del dragone. 

La particelle sono così piccole da poter entrare nel sangue attraverso il sistema respiratorio e sono causa di asma, cancro al polmone e malattie cardiache. Se il legame con il tumore all’apparato respiratorio è ormai comprovato, uno studio recente mostra che l’inquinamento atmosferico è alla base di infarti, ictus e altre tipologie di malattie cardiovascolari. Altre tipologie di particolato come il biossido di azoto (NO2), il biossido di zolfo (SO2) e l’ozono (O3) sono collegati a casi di calo delle prestazioni cognitive, nella produttività del lavoro e nella capacità di apprendimento a scuola.

Di contro, fra le città con oltre un milione di abitanti le meno inquinate risultano Adelaide, Helsinki, Stoccolma, San Jose in California; a seguire vi sono Perth e Melbourne in Australia, poi Calgary in Canada e New York negli Stati Uniti.

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