16/01/2019, 12.26
INDIA
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Il ministro Rajnath Singh ha chiesto un dibattito nazionale sulle conversioni di massa

di Nirmala Carvalho

Per Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (GCIC), “le conversioni di massa sono condotte da gruppi di destra” e gli estremisti affermano che stanno riportando nell'ovile quei cristiani che erano stati presumibilmente allontanati dalla loro religione originale. “Questa è un'affermazione infondata, dato che molti tribali, che sono obbligati a partecipare ai programmi ghar vapasi, non sono mai stati indù, sono animisti”.

New Delhi (AsiaNews) – Il ministro dell'Interno Rajnath Singh oggi ha espresso preoccupazione per le conversioni di massa nel Paese e ha chiesto un dibattito nazionale sulla questione . Parlando a una riunione organizzata da Rashtriya Isai Mahasangh, un gruppo cristiano, ha chiarito che le conversioni di massa devono essere controllate.

Nell’incontro, tenutosi a Nuova Delhi il 15 gennaio, il ministro ha detto di sostenere la libertà di seguire qualsiasi religione, ma di avere l'opinione che sia necessario un dibattito in quanto le conversioni di massa sono motivo di preoccupazione per qualsiasi Paese. “Se qualcuno si converte da solo a una religione non ci dovrebbero essere obiezioni, ma le conversioni di massa sono motivo di preoccupazione per qualsiasi Paese. Se sei indù sii indù, se musulmano sii musulmano, se cristiano sii cristiano. “Perché – ha chiesto - vuoi convertire il mondo intero?”.

Per quanto riguarda il governo, ha detto ancora, non ci sarà alcuna discriminazione verso nessuno. “In vita mia, non ho mai fatto discriminazioni in base alla casta, al credo e alla religione. Sia che otteniamo meno voti, se formiamo o meno il governo, se vinciamo o perdiamo, non faremo mai discriminazioni tra le persone. E’ ciò che pensa il nostro primo ministro”. Singh, ha aggiunto, che non si può essere al potere e governare senza amore. “Si può solo governare con amore, non c'è altro modo”.

"Vorrei anche dire una cosa sulla comunità cristiana: non vogliamo sollevare accuse contro nessuno. Forse avrete anche sentito dire: se qualcuno vuole accettare una religione, dovrebbe poterlo fare, non dovrebbe esserci alcuna obiezione. Ma se inizia la conversione di massa e un gran numero di persone inizia a cambiare religione, questo sarebbe motivo di preoccupazione per qualsiasi Paese”. Ha aggiunto che in quasi tutti gli Stati, incluse la Gran Bretagna e l'America, le minoranze chiedono una legge anti-conversione. “Qui (in India) vedo che è la maggioranza a chiedere una legge anti-conversione. Questo è quindi motivo di preoccupazione, non dovrebbe accadere”. E citando uno slogan in sanscrito, il ministro degli Interni ha detto: "non abbiamo avversione verso nessuno”.

Singh ha sostenuto che ci sono tentativi di creare un senso di paura tra le persone. "BJP aa gayi Abbadbad hoga, voi hoga wo hoga (è arrivato il BJP, ora succederà questo o quello). Non vogliamo governare il Paese instillando un senso di paura. Vogliamo gestire questo Paese con sentimento di fiducia (tra le persone). Ci sforzeremo perché nessuno abbia un senso di alienazione” e “tutti sono i benvenuti nel Paese”.

Singh ha aggiunto che ci sono stati tentativi di diffamare il governo della NDA. "Recentemente, sono state lanciate pietre contro le chiese. Alcuni sacerdoti sono venuti a chiedermi sicurezza. Li ho rassicurati che tutti coloro che l’hanno fatto saranno puniti. Ma questo (il lancio di pietre) è iniziato un mese prima delle elezioni ed è finito improvvisamente un mese dopo. Che cosa diresti su questo? Di chi è la cospirazione?.

Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (GCIC), ha detto ad AsiaNews che “le conversioni di massa sono condotte da gruppi di destra, nei quali si esibiscono ‘ghar-vapasi’ nei quali gli estremisti affermano che stanno riportando nell'ovile quei cristiani che erano stati presumibilmente allontanati dalla loro religione originale. Questa è un'affermazione infondata, dato che molti tribali, che sono obbligati a partecipare ai programmi ghar vapasi, non sono mai stati indù, sono animisti, e quindi il ritorno alla religione originale è una falsa propaganda. Nell'ultima settimana di dicembre, a Surat, nel Gujarat, almeno 200 famiglie cristiane tribali sono state riconvertite all'induismo presso il Dharma indù Jagran Sammelan. Il GCIC ha documentato programmi di riconversione dei cristiani all'induismo nelle aree tribali di Bihar, Madhya Pradesh, Odisha o Uttar Pradesh

La legge anti-conversione esiste negli stati indiani di Odisha, Madhya Pradesh, Gujarat, Himachal Pradesh, Chhattisgarh (tutte le aree con una popolazione significativamente alta di tribali, dalit, e questo conferisce all'amministrazione il potere di “decidere e persino controllare”, la scelta di la fede e la religione delle persone. Le diverse legislazioni anti-conversione, ironicamente definite come leggi sulla “libertà di religione”, rendono obbligatorio  per chi si converte informare il capo dell'amministrazione distrettuale.

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