Il Nobel per la Pace al Programma alimentare mondiale (World Food Programme)
La motivazione spiega che l’organismo Onu “è stato una forza trainante negli sforzi per prevenire l’uso della fame come arma di guerra e di conflitto”. A causa della pandemia, entro la fine del 2020, 132 milioni di persone in più rispetto a quelle previste potrebbero sprofondare in condizioni di fame. Il Pam sostiene circa 97 milioni di persone affamate in 88 Paesi.
Oslo (AsiaNews/Agenzie) – L’agenzia Onu per il cibo, il Programma alimentare mondiale (World Food Programme) ha vinto il premio Nobel per la pace 2020. La motivazione diffusa oggi spiega che il Pam ha esercitato i suoi sforzi per combattere la fame e per migliorare le condizioni per la pace in aree segnate da conflitti. Più precisamente, il Comitato per il Nobel ha detto che il Pam “è stato una forza trainante negli sforzi per prevenire l’uso della fame come arma di guerra e di conflitto”.
Il premio consta di 10 milioni di corone svedesi, circa 1,1 milioni di dollari Usa e sarà consegnato all’organizzazione il prossimo 10 dicembre.
Il Pam, con base a Roma, sostiene circa 97 milioni di persone affamate in 88 Paesi. Secondo la presidente del Comitato norvegese del Premio, “il bisogno di solidarietà internazionale e di cooperazione multilaterale è più importante che mai”.
La pandemia da Covid-19 ha accresciuto il problema della fame nel mondo. Secondo uno studio elaborato da Oxfam, entro la fine dell’anno fino a 12mila persone potrebbero morire ogni giorno per fame legata, in modo diretto o indiretto, agli effetti del nuovo coronavirus. Stime aggiornate indicano che 132 milioni di persone in più rispetto a quelle previste potrebbero sprofondare in condizioni di fame entro la fine del 2020; un dato tre volte maggiore rispetto a quelli registrati negli anni precedenti di questo nuovo secolo.