31/03/2016, 11.35
NEPAL
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Il Nepal continua la discesa verso la povertà estrema secondo le previsioni di crescita 2015-2016

di Christopher Sharma

Il Rapporto annuale stilato dall’Asian Development Bank è stato presentato ieri. Nel 2015-2016 la crescita sarà solo l’1,5%, inferiore anche a quella dello scorso anno (3%) in seguito al terremoto. Tra le cause, politiche economiche miopi, corruzione, ritardo nella ricostruzione, embargo dell’India. Esperti vedono con favore l’avvicinamento alla Cina.

Kathmandu (AsiaNews) – Incremento della corruzione, instabilità politica, lento processo di ricostruzione dopo il terremoto di aprile 2015, interruzione del commercio e blocco dei trasporti, condizioni climatiche non favorevoli alla produzione agricola. Sono le motivazioni contenute nel Report annuale sulle previsioni dell’economia nepalese, pubblicato ieri. Tali motivazioni spiegano come il Paese sia avviluppato in un circolo vizioso di povertà, aggravato dalla ripresa economica a singhiozzi, dall’aumento dei prezzi di mercato e del tasso di disoccupazione tra la popolazione.

Il Report è stato stilato dall’Asian Development Bank (Adb) e presentato al pubblico da Kenichi Yokoyama, direttore della divisione nepalese. L’esperto ha dichiarato che le previsioni di crescita per il periodo 2015-2016 sono dell’1,5%. Lo scorso anno invece erano pari al 3%, nonostante le condizioni drammatiche in cui versava il Paese dopo il sisma che ha provocato quasi 9mila vittime e il crollo del 90% degli edifici.

Yokoyama ha aggiunto che “il tasso di crescita potrebbe raggiungere il 4,8% nel prossimo anno fiscale 2016-2017”, ma solo se saranno soddisfatte alcune condizioni: stabilizzazione del panorama politico; accelerazione della ricostruzione; piogge monsoniche regolari che favoriranno l’agricoltura.

Yubraj Khatiwada, vice direttore della Commissione di pianificazione nazionale, ha detto: “Noi capiamo e sappiamo indentificare il problema, ma non possiamo controllare [la situazione] se il governo non prenderà rigidi provvedimenti fissando le politiche”. “Suggeriamo al governo – ha aggiunto – di controllare il mercato fermando il commercio illegale e gli imbrogli. Se le autorità non ne saranno in grado, fame e malnutrizione si diffonderanno ovunque”.

Il prof. Biswambhar Pyakurel, esperto di economia, ha sottolineato che “la politica deve proteggere la vita dei poveri e degli emarginati. Le minoranze e le fasce di popolazione non rappresentate [in Parlamento] sono le principali vittime di questa situazione”.

I dirigenti regionali dell’Adb suggeriscono un nuovo impulso alla ricostruzione e ai programmi di sviluppo, in modo da “ridurre ulteriori peggioramenti dell’economia. La crescita economica è possibile solo attraverso una veloce ricostruzione e focalizzando l’attenzione su settori chiave, come energia, turismo e agricoltura”.

Il Nepal sta vivendo una congiuntura economia sfavorevole non solo a causa delle conseguenze del terremoto dello scorso aprile, ma anche per le politiche miopi dei suoi governanti. L’Autorità per la ricostruzione, nominata dopo otto mesi, ancora non è entrata in funzione ed è bersaglio di critiche e accuse di corruzione. Il tasso di inflazione è cresciuto a livelli vertiginosi – dal 7,2% del 2014-2015 al 12,1% del gennaio 2016 – a causa dell’embargo indiano sulle merci esportate.

Per questi motivi, le autorità della Banca vedono con favore il recente avvicinamento alla Cina, che potrebbe sbloccare nuovi fondi esteri.

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