25/06/2024, 10.24
INDONESIA
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I cattolici indonesiani festeggiano la nuova diocesi di Labuan Bajo

di Mathias Hariyadi

A guidarla sarà il rev. Maksimus Regus, del clero di Ruteng, finora rettore della locale Catholic University of St.Paul. Il territorio è fra i pochi dell’arcipelago in cui la presenza cattolica è predominante (215mila su una popolazione di 276mila). La decisione è legata a un “migliore servizio pastorale” per la comunità dei fedeli.

Jakarta (AsiaNews) - I cristiani indonesiani festeggiano una nuova diocesi nel Paese. Il 21 giugno scorso, infatti, papa Francesco ha eretto Labuan Bajo, nell’area a maggioranza cattolica di Flores Island, nella provincia di East NUsa Tenggara (Ntt) e ha nominato come primo vescovo il reverendo Maksimus Regus, del clero di Ruteng, finora rettore della locale Catholic University of St.Paul. Centinaia di fedeli e decine di sacerdoti hanno partecipato all’annuncio fatto da mons. Siprianus Hormat, vescovo di Ruteng, nella chiesa dello Spirito Santo a Labuan Bajo, in un clima di gioia che ha coinvolto tutta la comunità.

La nuova diocesi di Labuan Bajo si estende su un’area territoriale oggi ambita meta turistica ma, fino a pochi anni fa, era ancora una zona remota nel settore più a ovest dell’arcipelago indonesiano prettamente montagnosa. Oggi, invece, è una delle destinazioni esotiche per vacanze più apprezzata, tanto da ricevere commenti e attenzioni di viaggiatori locali e internazionali. Dalle gite in mare all’economia in forte crescita, essa rappresenta un volano per il settore del turismo per tutto il Paese. 

La nuova diocesi di Labuan Bajo ha una estensione territoriale di 3141 km2, una popolazione di quasi 276mila persone di cui oltre 215mila cattolici. Le parrocchie sono 25, i sacerdoti diocesani 67 e i religiosi 23, cui si sommano anche 30 seminaristi e altri 19 religiosi non sacerdoti. Le religiose sono 78. Alla guida papa Francesco ha nominato mons. Maksimus Regus, nato il 23 settembre 1973 a Woang, reggenza di Manggarai, nell’attuale diocesi di Ruteng. Il prelato ha frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore Pius XII e svolto gli studi in filosofia e teologia presso il Pontificio Seminario Maggiore St. Petrus-Ritapiret, a Maumere.

L’ordinazione sacerdotale risale al 10 agosto 2001, in seguito ha ricoperto diversi incarichi e approfondito studi fra cui: vicario parrocchiale di Cristo Re (2001-2007); presidente della Commissione diocesana per la pastorale giovanile e membro della Commissione diocesana per il dialogo interreligioso (2002-2007); studi superiori presso la facoltà delle Scienze socio-politiche della Universitas Indonesia, Depok (2007); studi in Scienze sociali presso l’Erasmus Universiteit Rotterdam e studi ad Doctoratum presso l’Universiteit van Tilburg (Olanda, 201-2017); dal 2018 è docente alla Catholic University of Saint Paul, a Ruteng, e decano della facoltà di Scienze educative e Formative (2019-2023); dal 2020 è infine coordinatore dei sacerdoti diocesani di Ruteng.

La nuova diocesi - il cui cammino di formazione è partito tre anni fa su indicazione del sinodo locale - mutua parte del territorio da quella di Ruteng, una delle poche zone del Paese in cui i cattolici sono predominanti con oltre 966mila fedeli, 85 parrocchie e 296 preti. Una richiesta trasmessa da mons. Hormat durante la visita ad limina e accolta con favore dal pontefice, a conferma dell’importanza della regione per la Chiesa locale. Labuan Bajo si trova all’interno del distretto di West Manggarai, ciò significa che esso diventerà con tutta probabilità il territorio pastorale della nuova diocesi.

Rivolgendosi ai fedeli al momento dell’annuncio della nuova diocesi e del suo primo vescovo, mons. Hormat ha affermato che l’istituzione di Labuan Bajo è stata fatta per “un migliore servizio pastorale”, ma senza approfondire la questione. Tuttavia, col il nuovo territorio vi saranno anche alcune questioni oggi irrisolte da definire sulla “gestione” di alcune “proprietà”, fra le quali: la fondazione Sukma con la sua scuola pastorale; la fondazione Sukmatim con il Seminario minore di Kisol, la fondazione Sukmamabar con il Seminario san Giovanni Paolo II; la fondazione Ernesto con le sue scuole superiori. “Dal profondo del mio cuore, devo ammettere di essere un peccatore e per questo ho bisogno del vostro sostegno e delle vostre preghiere” ha sottolineato il nuovo vescovo Maksimus Regus salutando la comunità.

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