10/02/2010, 00.00
VIETNAM
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Ho Chi Minh City, la Chiesa vietnamita apre un centro per i bambini sieropositivi

di Thanh Thuy
Il Mai Tam Warm Shelter, inaugurato agli inizi del 2010, ospita fino a 60 malati, che hanno contratto il virus dai genitori. Il più piccolo ha sei mesi, il più grande 16 anni,. Un centro voluto dal card. Pham Minh Man, che già nel 2004 ha avviato attività per i malati.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – L’arcidiocesi di Saigon (Ho Chi Minh City) ha avviato un centro specializzato per la cura di bambini affetti da Hiv e Aids conclamato. Un luogo che offre cura e riparo a minori di 16 anni, vittime di una malattia trasmessa loro da genitori sieropositivi. A inaugurare la casa famiglia Mai Tam Warm Shelter – che ha aperto agli inizi del 2010 ed è in grado di ospitare fino a 60 bambini – è stato il card. Jean-Baptiste
Pham Minh Man che, già nel 2004, aveva promosso attività pastorali e sociali per persone contagiate dal virus.
 
Durante la visita al centro – la cui costruzione è durata tre anni – il porporato vietnamita ha regalato doni ai bambini, scambiando con loro qualche battuta. “Sapete qual è il simbolo del nuovo anno lunare?” ha chiesto agli ospiti del centro, a pochi giorni dal capodanno vietnamita che si festeggia il 14 febbraio. “La tigre” hanno risposto in coro i bambini. “Ecco, spero possiate essere forti come la tigre” ha aggiunto il cardinale, scatenando le risate dei piccoli.
 
Il card Pham Minh Man ha ricordato anche i cinque giovani morti di Aids, soffermandosi davanti alle casse posizionate nei pressi dell’altare. Il più piccolo, Peter Nguyen Bao Kim Nguyen, aveva solo quattro mesi quando è morto; il più grande, Joseph Diep Minh Tam di otto anni, è deceduto lo scorso 9 settembre 2009 dopo aver lottato tutta la vita contro la malattia. “Dio ama sempre l’essere umano – ha spiegato il porporato –. E Dio ha accolto i bambini in paradiso… Per questo invito il popolo cristiano a prendersi cura e aiutare questi piccoli più sfortunati, e amarli l’uno con l’altro”.
 
Il Mai Tam Warm Shelter ospita 60 bambini, il più piccolo dei quali è di soli sei mesi mentre il più grande ha 16 anni. I loro sorrisi, i loro sguardi innocenti, la loro felicità – raccontano gli operatori – alle volte riescono a far dimenticare la loro terribile malattia.
 
Secondo i dati forniti dal Comitato di prevenzione e controllo dell’Hiv/Aids di Ho Chi Minh City, alla fine del 2009 vi erano 135.171 sieropositivi, tra cui 29.134 casi di Aids conclamato. Dal 1990 a oggi sono morte 41.418 persone. Nel 2009 si è registrato un aumento dell’83% circa nei casi di contagio fra i 20 e i 39 anni; più colpiti i maschi (82,17%) delle femmine (17,81%), ma per queste ultime le cifre potrebbero essere di gran lunga maggiori. Lo scorso anno il numero dei bambini contagiati dalla madre si aggirava attorno ai 60mila in tutto il Paese, ma solo il 7% circa del totale gode di cure mediche e aiuti.
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