Giunti a Washington i tre americani liberati da Kim Jong-un
Tutti e tre sono cristiani evangelici. Ad accoglierli è andato lo stesso Trump, accompagnato da Melania, Mike Pence e John Bolton. Gli Usa si dichiarano ottimisti per il prossimo summit. Entro tre giorni la data e il luogo ufficiale: sempre più probabile Singapore.
Washington (AsiaNews/Agenzie) – Sono atterrati da poche ore i tre prigionieri americani liberati da Kim Jong-un in vista del summit con il presidente Usa Donald Trump. Egli li ha accolti all’aeroporto Joint Base Andrews, accompagnato dalla moglie Melania, dal consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton e dal vicepresidente Mike Pence.
L’areo è atterrato intorno alle 2:40 di Washington. I tre prigionieri rientravano negli Stati Uniti accompagnati da Mike Pompeo, di ritorno dalla sua seconda visita a Pyongyang. Dopo essere salito sul velivolo per accogliere gli ostaggi liberati e averli accompagnati nella discesa della scaletta, Trump ha ringraziato Kim Jong-un per il loro rilascio. Il presidente Usa si dice convinto che Kim voglia portare la Corea del Nord nel “mondo reale” e spera nella buona riuscita dell’atteso summit con il leader nordcoreano. I media di Pyongyang hanno dato grande rilievo alla visita di Pompeo, riferendo che Kim ha deciso di dare l’amnistia ai detenuti americani, in risposta a un “suggerimento ufficiale” di Trump.
Mentre l’areo sorvolava l’Alaska, i tre prigionieri hanno ringraziato il governo americano per averli “riportati a casa” e “Dio, e tutte le nostre famiglie e amici che hanno pregato per noi e per il nostro ritorno”. I tre sono di origini coreane e di fede cristiano-evangelica. Kim Dong-chul, 64 anni, è un missionario arrestato in Corea del Nord il 2 ottobre 2015 per spionaggio e atti sovversivi. Egli guidava un’azienda nella zona economica speciale, nel nord del Paese. Prima della condanna a 10 anni di lavori forzati, aveva rilasciato una confessione pubblica in cui si scusava per aver attaccato la leadership nordcoreana, aver raccolto informazioni sensibili e aver criticato la situazione dei diritti umani nel Paese. Kim Sang-duk, conosciuto anche come “Tony Kim”, era impegnato in Corea del Nord in operazioni umanitarie, ed è stato arrestato dopo il suo primo mese di insegnamento all’università di Scienze e tecnologie di Pyongyang (Pust). Kim Hak-song, missionario cristiano, è stato anch’egli insegnante alla Pust, dove intendeva avviare il progetto per una fattoria sperimentale. I tre sono stati internati in un campo di lavoro – dove si crede siano tenuti tutti i prigionieri politici di Pyongyang, sottoposti a dure condizioni.
L’amnistia concessa ai tre cittadini Usa appare come un segnale distensivo di Kim Jong-un, in vista del prossimo summit. In base a quanto annunciato da Trump stesso, la data e il luogo per l’incontro saranno comunicate nei prossimi tre giorni: il summit si terrà con ogni probabilità fra la fine di maggio e gli inizi di giugno a Singapore.
25/04/2020 11:26
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