Giro di vite di Hanoi sugli attivisti per le vittime della Formosa
Hoang Duc Binh arrestato, sarà detenuto per 90 giorni. Era in compagnia di Nguyen Dinh Thuc, uno dei due sacerdoti denunciati dal governo. Centinaia di persone riunite per chiedere il rilascio di Binh. La Chiesa cattolica sostiene le rimostranze della popolazione ed è vittima delle rappresaglie delle autorità. Ricercato l'attivista cattolico Thai Van Dung.
Hanoi (AsiaNews/Rfa) – Le autorità vietnamite hanno disposto l’arresto di Hoang Duc Binh, importante attivista per i diritti umani, per attività contro lo Stato. Nel mezzo di una campagna di repressione verso coloro che protestano contro il governo per il disastro ambientale del 2016, Hanoi ha anche emesso un mandato di arresto per Thai Van Dung, reo di aver violato la libertà condizionata.
La polizia della provincia di Nghe An, nel Vietnam centrale, ha arrestato Binh, 34, per “resistenza ad ufficiali in servizio” e “abuso delle libertà democratiche per violare gli interessi dello Stato”. A riportarlo è un rapporto del giornale Nghe Un Public Security. Sulla base di queste accuse, Binh sarà detenuto per 90 giorni. All’attivista vengono imputate la diffamazione del Partito comunista sui social media e lo sfruttamento della fuoriuscita di rifiuti tossici da un’acciaieria della taiwanese Formosa Plastics Group per causare tensioni sociali, per mezzo di proteste nelle province di Nghe An e Ha Tinh.
Binh era in viaggio con il prete cattolico Nguyen Dinh Thuc dopo aver lasciato la parrocchia di Song Ngoc, nel quartiere di Quynh Luu a Nghe An, quando alcuni poliziotti in borghese hanno fatto accostare l’automobile e lo hanno arrestato. Al momento non è stato comunicato il luogo della sua detenzione. Nguyen Dinh Thuc è uno dei due sacerdoti che, agli inizi di maggio, sono stati denunciati dal governo vietnamita per aver organizzato delle proteste contro la Formosa.
Nel 2016, la fuoriuscita di rifiuti tossici della Formosa ha ucciso circa 115 tonnellate di pesci e ha lasciato senza lavoro i pescatori delle quattro province costiere maggiormente colpite dal disastro. La Formosa ha pagato 500 milioni di dollari Usa per la bonifica e la compensazione delle vittime, ma il lento e irregolare versamento dei fondi da parte del governo vietnamita ha suscitato le proteste dei cittadini, che continuano ad essere organizzate a più di un anno di distanza dalla tragedia. Centinaia di persone si sono riunite ieri davanti all'ufficio del distretto di Dien Chau per chiedere il rilascio di Binh. Le autorità hanno schierato il personale di sicurezza per fermare la manifestazione.
La Chiesa cattolica sostiene le rimostranze della popolazione ed è essa stessa vittima delle rappresaglie delle autorità. Sempre nella giornata di ieri, il quotidiano governativo Nghe An ha annunciato la ricerca a tappeto sul territorio nazionale dell'attivista cattolico Thai Van Dung, citando un mandato d'arresto firmato dalla polizia provinciale l'8 marzo 2017. Egli non avrebbe rispettato una precedente condanna. Secondo il rapporto, Dung, che ha contribuito ad organizzare proteste anti-Formosa, il primo marzo scorso ha violato i termini della libertà condizionata ed è “scappato dalla sua residenza”.
Dung è stato arrestato il 19 agosto 2011 e il 9 gennaio del 2013 è stato condannato a quattro anni in prigione e quattro anni di libertà vigilata per aver tentato di “rovesciare il governo” e per la sua presunta affiliazione con il partito di opposizione Viet Tan, messo al bando in Vietnam. In seguito al suo rilascio nel mese di agosto 2015, Dung ha dichiarato che le autorità carcerarie gli avevano offerto di ridurre la pena, qualora avesse firmato una confessione ammettendo le accuse contro di lui, ma ha dichiarato di aver rifiutato. Egli Ha detto che è stato costretto a combattere regolarmente per i suoi limitati diritti e a condurre scioperi della fame, compreso un digiuno di dodici giorni all'inizio del 2014 per cercare di ottenere alcuni testi religiosi.