Faisalabad: centinaia di cristiani protestano contro le torture della polizia al loro pastore
Per due giorni la comunità ha manifestato chiedendo giustizia alle autorità, ma senza risultati. Il 19 maggio scorso alcuni agenti hanno fatto irruzione nella chiesa dove Kamal Chugtai stava celebrando. Essi hanno picchiato il pastore e intimidito i fedeli. “Vogliono farci tacere, ma noi continueremo a chiedere giustizia per le minoranze”.
Faisalabad (AsiaNews) – Centinaia di cristiani stanno manifestando contro gli “atti inumani” della polizia di Faisalabad. Altre proteste sono avvenute il 25 maggio soccorso e il giorno successivo, con una conferenza stampa. “Ci siamo rivolti ai governanti e agli alti funzionari, ma nessuno ci ha dato una mano”. Lo racconta ad AsiaNews Kamal Chugtai, pastore protestante, che nei giorni scorsi è stato attaccato dalla polizia mentre stava celebrando una funzione nella sua chiesa di Chrisitna Town (Fiasalabad).
L’episodio è avvenuto la sera del 19 maggio. Kamal Chugtai era in chiesa con centinaia di fedeli quando il capo della centrale di polizia, Waheed Shahid, ha fatto irruzione nel luogo di culto insieme a diversi agenti, interrompendo la funzione e maltrattando le donne presenti. I poliziotti hanno costretto tutti i fedeli ad uscire dalla chiesa. Quando il pastore si è avvicinato per chiedere che smettessero di infastidire la comunità cristiana, Waheed lo ha colpito col calcio della pistola sull’orecchio, che ha cominciato a sanguinare. A quel punto gli agenti hanno picchiato Chugtai.
Dopo le percosse, i poliziotti hanno condotto il pastore nella sua casa, che hanno messo a soqquadro senza alcun mandato. Tornati alla stazione di polizia, gli agenti hanno continuato ad abusare dell’uomo.
I residenti locali sono convinti che le violenze della polizia contro il pastore siano dovute al suo impegno a favore dei diritti umani. Da anni infatti Kamal Chugtai si spende nella difesa di dei cristiani che subiscono ingiustizie. Dopo averlo minacciato per diversi mesi, la polizia ha deciso di intervenire con la forza.
Naveed Walter, presidente di Human Right Focus Pakistan (Hrfp), condanna l’azione violenta dei poliziotti contro il pastore e chiede che venga aperta un’inchiesta giudiziaria ai danni dei colpevoli. L’attivista ha auspicato che gli agenti di polizia presenti al fatto vengano sospesi con effetto immediato.
Kamal Chugtai rivela che anche la polizia ha “sporto denuncia nel suo rapporto contro 35 cristiani della città, me incluso. Ora tutta la comunità vive nella paura, e le donne non si sentono sicure dopo essere state umiliate dai poliziotti”. Secondo il pastore, il silenzio seguito alle proteste dei giorni scorsi rivela la volontà dei governanti “di metterci a tacere, ma noi non staremo zitti e continueremo ad alzare le nostre voci a favore delle minoranze. Sono grato alla mia comunità che mi sta a fianco sulla strada della lotta per la giustizia”.
28/06/2016 11:10