10/05/2018, 11.52
MALAYSIA
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Elezioni generali, ritorno al potere per il 92enne Mahathir

I cittadini hanno eletto tutti i 222 parlamentari e 505 funzionari delle varie assemblee statali. La coalizione vincitrice potrà contare su 121 parlamentari. Il primo ministro Najib ha ottenuto solo 79 seggi, in netto declino rispetto ai 133 del 2013. Gli scandali economici e l’aumento del costo della vita sono stati decisivi per la vittoria di Mahatir, al governo dal 1981 al 2003.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) –  Il 92enne Mahathir Mohamad (foto), già primo ministro della Malaysia, è protagonista di un sorprendente ritorno al potere. La sua coalizione, il Pakatan Harapan (Ph), ha sconfitto il Barisan Nasional (Bn) del primo ministro Najib Razak, conquistando un seggio in più dei 113 necessari per formare una maggioranza di governo. Il risultato delle elezioni generali svoltesi ieri segna la fine del potere dell’alleanza politica più longeva del mondo, che aveva governato il Paese per 61 anni sin dalla sua indipendenza dalla Gran Bretagna.

Nelle 14me elezioni generali, i cittadini hanno eletto tutti i 222 parlamentari e 505 funzionari delle varie assemblee statali. I dati ufficiali relativi all’affluenza non sono ancora stati rilasciati, ma i media locali affermano che circa il 70% dei 14.449.200 aventi diritto al voto si è recato alle urne. Nelle elezioni del 2013 aveva votato l’84,8% dei malaysiani. Grazie agli otto seggi vinti nello stato di Sabah dall’alleato informale Parti Warisan Sabah, Mahathir Mohamad potrà contare su 121 parlamentari. Il Bn ha ottenuto solo 79 seggi, in netto declino rispetto ai 133 del 2013.

Il blocco di Mahathir ha conquistato la maggioranza dei seggi parlamentari negli Stati di Johor, Melaka, Selangor, Negeri Sembilan, Perak, Kedah e Penang. Per quanto riguarda le assemblee statali, il Ph sembra destinato a guidare i governi provinciali in almeno cinque di questi Stati. A Perak e Kedah sembra non esservi una chiara maggioranza. Prima del voto, la coalizione governava solo Selangor e Penang. La sconfitta più cocente per di Najib ha avuto luogo a Johor, da sempre nelle mani del Bn.

La sconfitta di Najib non era in alcun modo scontata, nonostante il suo governo fosse stato investito da accuse di corruzione su vasta scala, legate al fondo di investimento statale 1MDB. Ad esse si aggiungono l'aumento dei costi ed una nuova controversa tassa sui consumi. Decenni di politiche populiste che favorivano la maggioranza malese della popolazione, come le donazioni in contanti, e gli appelli agli elettori conservatori islamici avevano tuttavia contribuito a cementare il potere dell'Umno, il partito di Najib. La vittoria dell'opposizione è stata resa ancora più difficile dai tentativi del Bn di influenzare le elezioni a proprio favore, ridisegnando le mappe elettorali e approvando una nuova legge sulle fake news, che per molti era una mossa per soffocare le critiche nei confronti del governo.

Il Ph è un'alleanza di quattro partiti che comprende veterani personaggi dell'opposizione che si erano scontrati contro Mahathir durante il suo periodo come primo ministro, tra il 1981 ed il 2003. Il politico 92enne si è unito alla coalizione nel 2016, giustificando la mossa con la perdita di fiducia in Najib, un tempo suo delfino, in seguito agli scandali economici. Come mentore di Najib, egli ha governato la Malaysia per decenni con presa salda e ha persino gettato in prigione il suo avversario Anwar Ibrahim con diverse accuse di sodomia. Durante la campagna elettorale, Mahathir ha promesso di rovesciare il governo “corrotto” di Najib e che avrebbe ceduto il potere ad Anwar qualora avesse vinto, mentre la moglie di quest’ultimo, Wan Azizah, sarebbe diventata vice primo ministro.

Non vi sono ancora indicazioni su quando avrà luogo il giuramento di Mahathir. Gli analisti affermano tuttavia che la cerimonia presieduta dal re costituzionale del Paese, Muhammad V, si svolgerà in tarda serata.

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