29/05/2018, 11.08
TIMOR EST
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Dili, alla coalizione di Xanana Gusmao la maggioranza in parlamento

L'Alleanza del cambiamento per il progresso (Amp) ha ottenuto il 49,6% dei voti, 34 seggi su 65. Il partito Fretilin del primo ministro uscente Alkatiri ha ottenuto il 34,2% delle preferenze. Le ultime consultazioni destinate a porre fine ad un’impasse politica e costituzionale durata mesi.

Dili (AsiaNews/Agenzie) – La coalizione di opposizione, guidata dal partito dell'eroe indipendentista Xanana Gusmao (foto), ha vinto la maggioranza dei seggi in parlamento nelle elezioni dello scorso 12 maggio.  È quanto ha annunciato ieri Deolindo dos Santos, giudice a capo della Corte d'appello di Timor Est.

Le ultime consultazioni sono state indette nel tentativo di porre fine ad un’impasse politica e costituzionale durata mesi, che aveva fatto precipitare la più giovane democrazia asiatica in una situazione di stallo post-elettorale. In precedenza, il presidente Francisco Guterres aveva sciolto l’Assemblea legislativa che aveva dato vita ad un governo di minoranza guidato dal primo ministro Mari Alkatiri.

Dos Santos ha dichiarato che l'Alleanza del cambiamento per il progresso (Amp) ha ottenuto il 49,6% dei voti. La coalizione, composta dal National Congress for Timorese Reconstruction (Cnrt)di Gusmao e altri due partiti minori, si è assicurata 34 seggi su 65 in parlamento. Il partito Fretilin del primo ministro uscente Alkatiri ha ottenuto il 34,2% delle preferenze. Il gruppo aveva protestato per presunte irregolarità durante il voto, ma il tribunale di appello ha respinto il ricorso.

Nonostante la vittoria, ancora non è chiaro se Gusmao ricoprirà la carica di premier. La campagna elettorale è stata segnata da sporadiche violenze, sebbene il Paese sia stato in gran parte pacifico negli ultimi anni malgrado i ricorrenti periodi di instabilità politica affrontati sin dall'indipendenza dall'Indonesia, nel 2002.

Da allora, la nazione asiatica con la maggior percentuale di cattolici (il 97% della popolazione) ha faticato per alleviare la diffusa povertà, eliminare la corruzione e sviluppare le sue ricche risorse petrolifere e di gas. Il settore energetico ha rappresentato circa il 60% del prodotto interno lordo nel 2014 e oltre il 90% delle entrate pubbliche. Negli ultimi 10 anni le politiche governative si sono concentrate soprattutto su progetti infrastrutturali ed un fondo petrolifero in declino per rilanciare l’economia.

Tuttavia, la nazione ha fatto pochi progressi nella lotta alla povertà nelle aree rurali, dove vive quasi il 70% della popolazione. I candidati alle elezioni avevano promosso campagne per sviluppare l'istruzione e l'assistenza sanitaria, promuovere l'agricoltura ed il turismo.

Una recente indagine condotta dalle Nazioni Unite ha rivelato che circa metà dei cittadini vive al di sotto della soglia di estrema povertà, fissata a 1,90 dollari Usa al giorno, ed il 50% dei bambini sotto i cinque anni soffre di complicazioni alla crescita fisica e mentale dovute alla malnutrizione.

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