Dhaka, almeno 4 morti nelle proteste per la visita di Modi
Manifestazioni contro il premier indiano che partecipa alle celebrazioni per i 50 anni dell'indipendenza e il centenario della nascita di Mujibur Rahman. Gli islamisti lo accusano per le persecuzioni nei confronti dei musulmani in India. Modi: "La collaborazione tra i nostri due Paesi è fondamentale per lo sviluppo dell'Asia meridionale".
Dhaka (AsiaNews) – Almeno quattro persone sono morte e un centinaio sono rimaste ferite a Dhaka e Chattogram durante gli scontri tra gli attivisti delle organizzazioni islamiste con la polizia e i sostenitori dell'Awami League, il partito di governo, durante le manifestazioni contro la visita del premier indiano Narendra Modi in corso per due giorni in Bangladesh. Le persone rimaste uccise sono membri del gruppo islamista Hefazat-e-Islam.
Dalla scorsa settimana i gruppi radicali protestano contro la visita di Modi. Accusano il premier indiano di perseguitare i musulmani in India e per questo sostengono che non dovrebbe essere accolto in Bangladesh. Anche oggi Hefazat-e-Islam sta protestando alla moschea Baitul Mukarram di Dhaka. Ieri hanno indetto una giornata di sciopero generale per domani in risposta agli attacchi contro i propri attivisti e alla morte di quattro militanti negli scontri con la polizia ad Hathazari nel distretto di Chattogram. Facebook e Messenger, le app spesso utilizzate per organizzare le proteste, risultano bloccate in alcune parti del Bangladesh.
Modi è arrivato ieri mattina nel Paese per questa visita di due giorni legata alle celebrazioni per il centenario della nascita del padre della nazione, lo sceicco Mujibur Rahman, e per i cinquant'anni dell'indipendenza del Bangladesh. Ha incontrato nel pomeriggio vari gruppi di persone, comprese le minoranze religiose. Poi alla sera Modi ha partecipato come ospite d'onore a una cerimonia al National Parade Ground sottolineando come la cooperazione tra l'India e il Bangladesh sia fondamentale per lo sviluppo dell'Asia meridionale.
“Le forze democratiche - ha detto - sono al potere in entrambi in nostri Paesi e abbiamo una visione chiara per andare avanti. Abbiamo capito che progredire insieme è urgente per lo sviluppo di tutta la regione. Abbiamo constatato che tutti i problemi si possono risolvere attraverso la fiducia e la collaborazione. L'accordo sui territori di confine ne è un esempio”. Il centenario della nascita del padre della patria Mujibur Rahman, ha detto ancora il premier indiano, ha rafforzato le relazioni d'amicizia tra i due Paesi, assicurando che 1 miliardo e 300 milioni di indiani portano i loro auguri al Bangladesh in questa occasione.
Oggi Modi sta visitando la parte meridionale del Paese. Insieme al primo ministro Sheikh Hasina ha reso omaggio allo sceicco Mujibur Rahman a Tungipara nel distretto di Gopalganj. In precedenza a Satkhira aveva visitato il tempio Jeshoreshwari, un luogo di culto indù con 400 anni di storia. Oggi il premier dell'India firmerà anche un accordo di cooperazione con il Bangladesh.
L'incontro di ieri con le minoranze religiose si è svolto all'hotel Pan Pacific Sonargaon di Dhaka. Tra i presenti anche Nirmol Rozario, il presidente della Bangladesh Christian Association che racconta ad AsiaNews: “Modi ci ha rivolto il suo augurio per i cinquant'anni del Paese e lo abbiamo ricambiato. Si è detto felice di visitare il Bangladesh”. Rozario ha anche espresso la speranza che questa visita porti frutti concreti su alcune questioni aperte tra i due Paesi come l'accordo Teesta sulla condivisione delle risorse idriche o la riduzione delle uccisioni sul confine tra il Bangladesh e l'India.
12/11/2021 13:30
18/03/2021 12:47