Da Tel Aviv stop ai visti turistici per gli indonesiani. Dolore tra i cristiani
Il Dipartimento israeliano per il controllo delle frontiere ha chiarito che la disposizione riguarderà anche coloro che sono già in possesso di un regolare visto turistico. Cattolici e non si apprestavano a sfruttare i prossimi giorni di festa nazionale per visitare la Terra Santa. Operatore turistico cattolico: “È un problema politico, ma siamo tutti colpiti”.
Jakarta (AsiaNews) – Il governo di Tel Aviv ha disposto la revoca del visto turistico per i visitatori indonesiani, a partire dal prossimo 9 giugno. Il provvedimento è una possibile rappresaglia per la presunta decisione di Jakarta di impedire l'ingresso nel Paese di cittadini israeliani, in risposta alle violenze in corso a Gaza. L’Indonesia aveva espresso dure critiche per l’uccisione di oltre 100 palestinesi durante le proteste che hanno seguito il trasferimento a Gerusalemme della rappresentanza diplomatica Usa.
Sulla base di un ordine emesso dal ministero degli Esteri (foto 2), il Dipartimento israeliano per il controllo delle frontiere ha chiarito ieri che la disposizione riguarderà anche gli indonesiani che sono già in possesso di un regolare visto turistico. Il governo di Jakarta non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla questione. Indonesia e Israele non intrattengono relazioni diplomatiche, ma fino ad ora entrambi avevano consentito l’ingresso dei cittadini dell’altro Paese, per motivi turistici o di affari. Gli indonesiani sono stati per anni in grado di visitare Israele per prender parte a pellegrinaggi religiosi. Gli israeliani hanno invece potuto sfruttare quello che viene indicato come “visto di chiamata” o “di soggiorno limitato”.
La delibera di Tel Aviv sorprende e addolora soprattutto la comunità cristiana del Paese islamico più popoloso al mondo. Cattolici e non si apprestavano a sfruttare i giorni di festa che il governo indonesiano concede in occasione dell’Eid al Mubarak, che il prossimo 15 giugno chiuderà il Ramadan, per visitare la Terra Santa. Citando gli ultimi dati del Forum dell'Associazione turistica indonesiana, un operatore cattolico del settore, che preferisce rimanere anonimo, dichiara ad AsiaNews che ogni anno sono circa 20mila i pellegrini indonesiani (foto 1) che si recano in Israele.
“Nelle ultime settimane, avevamo organizzato il viaggio in Terra Santa per decine di gruppi – afferma –I biglietti sono già stati emessi, così come le prenotazioni alberghiere. Era tutto pronto per partire durante le vacanze per l’Eid al Mubarak, ma è quasi certo che non saremo in grado di eseguire il viaggio programmato. Questo problema è soprattutto politico, ma siamo tutti seriamente colpiti dalle decisioni prese dai due Paesi. Per qualsiasi agenzia turistica, questo è un disastro e siamo davvero preoccupati per gli sviluppi di questa storia”.
04/07/2019 13:30