Confermato l’arresto di una delle menti dell’attentato di Mumbai
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Il ministro pakistano alla difesa ha confermato oggi l’arresto di Zaki-ur-Rehman Lakhvi, capo operativo del gruppo estremista islamico Lashkar-e-Taiba (bandito dal Paese nel 2001), e di Masood Azhar, leader di Jaish-e-Mohammad, considerato una delle menti dell'attentato terroristico a Mumbai.
Il 7 dicembre le forze pakistane sono irrotte in un campo di estremisti sulle colline sopra Muzaffarabad, capitale del Kashmir pakistano, e hanno arrestato alcuni estremisti tra cui Lakhvi. Oggi alcuni giornali pakistani parlano di operazioni (non confermate) anche contro l’organizzazione caritatevole Jamaat-ud-Dawa, ritenuta fiancheggiatrice di Lashkar.
Soddisfazione dagli Usa, mentre non si conoscono commenti diretti del governo indiano. L’India accusa che proprio dal Pakistan provengono i terroristi che hanno ucciso almeno 188 persone a Mumbai e ha richiesto a Islamabad un deciso intervento per arrestarne i complici. Il Pakistan ha promesso massima collaborazione, ma ha precisato che processerà nel Paese eventuali responsabili.
Il presidente pakistano Asif Ali Zardari sottolinea oggi, in un articolo sulla stampa Usa, che “nel raid di domenica, nel quale sono stati arrestati militanti, è stato dimostrato che il Pakistan interverrà contro i rivoluzionari che stanno nel suo territorio, che considera criminali, terroristi e assassini”. “Il governo pakistano non ha collegamenti con terroristi islamici, ma ne siamo bersaglio e vittime”. Zardari ricorda che nel 2008 circa 2mila pakistani sono stati uccisi per le violenze degli estremisti, tra cui 1.400 civili. Oggi, durante la festa di Eid al-Adha, un attentatore suicida si è fatto esplodere nel distretto Buner (vicino alla valle Swat dove nel 2008 l’esercito ha ucciso centinaia di estremisti, Provincia Frontiera Nordovest), ferendo 3 bambini.