04/09/2010, 00.00
VIETNAM
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Comunità di base e attività sociale, per la rinascita della Chiesa vietnamita

di Trung Tin
Al Congresso dei laici cattolici di Seoul presente una delegazione vietnamita. Fra persecuzioni e martirio, i fedeli hanno saputo mantenere viva la presenza della Chiesa. Al compito pastorale si unisce l’attività nel sociale, a favore di poveri, ammalati e bambini orfani o affetti da Aids.

Hanoi (AsiaNews) – Attraverso le comunità di base, la Chiesa del Vietnam  ha saputo svolgere l’opera di missione e annuncio, avviando in parallelo attività sociali e caritative a sostegno della popolazione più disagiata, con una particolare attenzione ai bambini. I cattolici vietnamiti hanno subito una dura repressione negli ultimi decenni e tuttora si registrano casi di violazione alla libertà religiosa. Tuttavia, la missione di evangelizzazione continua e ogni anno avvengono numerose conversioni e battesimi.

Con questo spirito i rappresentanti del Vietnam partecipano al Congresso dei laici cattolici dell’Asia, in programma a Seoul (Corea del Sud) dal 31 agosto al 5 settembre,  in un incontro che riunisce 400 delegati da tutte le comunità del continente. Un appuntamento ancor più significativo per i fedeli vietnamiti che hanno celebrato l’Anno del Giubileo per i 350 anni dalla nascita della Chiesa (1659 – 2009) e i 50 anni dall’istituzione della gerarchia cattolica.

Oggi nel Paese vi sono un cardinale, due arcivescovi, 41 vescovi, 3mila parroci e oltre 6 milioni di fedeli ma, dal momento della nascita della gerarchia, si sono registrati periodi di crescita e di caduta, difficoltà e momenti complessi e delicati. A partire dal 1960 la Chiesa ha conosciuto un rapido sviluppo, grazie anche alla testimonianza di 177 martiri e 12mila cattolici saldi nella fede e nell’opera di annuncio.

Con la presa di potere del regime comunista, nel 1975, le congregazioni e le comunità dei fedeli sono state divise in piccoli gruppi, sono moltiplicati i casi di persecuzioni e le violenze. Tuttavia, grazie alla nascita delle comunità cattoliche di base i fedeli hanno potuto continuare l’opera missionaria di annuncio della Buona Novella alle minoranze e alle popolazioni che vivono negli altipiani del Vietnam centrale, nelle aree più remote e nelle parrocchie di montagna.

Al compito pastorale si è unita anche l’attività nel campo del sociale e a favore delle categorie più deboli della società, con particolare attenzione ai bambini. I cattolici hanno insegnato il catechismo, aiutato  i più disagiati, sostenuto i disabili e le loro famiglie. Grazie all’aiuto di molti volontari, sono migliaia i bambini affetti da Hiv o Aids ad aver ricevuto cure e attenzioni. A Ho Chi Minh City sono 2500 i minori “orfani o malati” che possono contare sull’aiuto della Chiesa. E solo quest’anno centinaia di migliaia di bambini e adulti, nelle 26 diocesi del Paese, hanno ricevuto il battesimo e abbracciato la fede cattolica.

 

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