Capodanno buddista, in duemila per l’armonia etnica e religiosa dello Sri Lanka
Più di duemila persone tra buddisti, cristiani, musulmani e indù – provenienti da Colombo, Moratuwa, Gampaha, Kurunegala, Ambepussa, Thulhiriya e Mangedara – hanno partecipato alle celebrazioni. Nel corso della giornata bambini, giovani e adulti di ogni età e religione sono stati coinvolti in giochi e piccole gare.
“Il Tempio, la Chiesa; il Nuovo Anno singalese e tamil” era il tema della giornata per la promozione dell’unità e della pace, organizzata dall’Inter Religious Alliance for National Unity (Iranu), dalla Children Foundation for National and Religious Unity e il Purana Viharaya.
Mallika Fonseka, una cristiana, ha definito “speciale” la giornata, perché ha dato un buon esempio ai giovani e ai più piccoli. E ha detto che “oggi il bisogno più essenziale è rafforzare l’unità tra le nazioni e le religioni”.
Per il ven. Valivita Janananda Thero, direttore in carica del tempio, “non si dovrebbe aspettare il calendario per organizzare eventi come questo, ma incontrarsi tutto l’anno per promuovere unità e pace, e rafforzare l’unità tra le persone. Oggi per noi è una giornata di gioia, perché tutte le culture si sono prese per mano”.
Il vescovo Francis ha aggiunto che in Sri Lanka dovrebbe esserci una società multietnica e multireligiosa, capace di guidare la gente con rispetto, per costruire un Paese senza guerra e nonviolento.
Anche Seyed Hassan, moulama della comunità islamica, ha aggiunto: “Noi tutti dovremmo proteggere la pace e lo sviluppo dell’armonia, per vivere come una sola nazione in un solo Paese”.
Nel villaggio di Mangedara vivono 354 famiglie buddiste – dedite alla coltivazione di riso e verdure – e 100 famiglie tamil indù, la cui sussistenza dipende dalle piantagioni di alberi da gomma.03/08/2017 10:58
20/11/2017 11:16