Caldo a 45 gradi: 224 vittime nella provincia del Sindh
Karachi (AsiaNews/Agenzie) - Sale a 224 vittime il bilancio dell’ondata di caldo che ha colpito la provincia sud-orientale del Sindh in Pakistan. La città più colpita è Karachi, dove le temperature sono arrivate a sfiorare i 45 gradi e si sono verificati cali di tensione a causa dell’elevata richiesta di energia elettrica. Il governo ha inviato l’esercito per contribuire alle operazioni di soccorso e stabilire centri per la cura dei colpi di calore. L’ondata di caldo ha coinciso con il Ramadan, periodo in cui i fedeli musulmani osservano il digiuno durante le ore diurne.
Le autorità hanno confermato la morte di 202 persone a Karachi e 12 nella provincia orientale del Punjab. La maggior parte delle vittime sono persone povere, stroncate da febbre, disidratazione e disturbi gastrici. Ieri il ministro provinciale della Sanità, Jam Mehtab Dehar, ha dichiarato la presenza di 140 vittime nel Jinnah Postgraduate Medical Centre e altre 62 nell’Ospedale civile di Karachi. Il bilancio rimane provvisorio, dato che ancora non si conoscono i dati degli altri ospedali del Paese.
I media locali riferiscono che almeno 150 corpi sono stati portati nell’obitorio di Edhi (v. foto) alla periferia di Karachi, anche se la struttura può accogliere fino a 20 salme a giorno. Il governo provinciale di Sindh ha imposto lo stato di emergenza in tutti gli ospedali, abolendo le ferie per i medici e il personale sanitario e aumentando le scorte di medicinali.
Secondo Sher Shah, ex presidente dell’Associazione medica del Pakistan, i poveri sono le persone più a rischio, così come la popolazione musulmana, che sta osservando il tradizionale mese di digiuno da acqua e cibo iniziato lo scorso 18 giugno.
Gli effetti dell’ondata di caldo sono inaspriti dagli ammanchi nella rete elettrica della città, il cui maggior fornitore è la compagnia K-Electric. A Karachi - una città di 20 milioni di abitanti - la mancanza di elettricità ha causato il blocco del sistema di fornitura di acqua potabile, ostacolando la distribuzione di milioni di litri d’acqua ai consumatori.
Quella che si è verificata in questi giorni è la seconda maggiore ondata di caldo registrata nel Paese. Il picco si ebbe nel 1979, quando a Karachi le temperature arrivarono a toccare i 47 gradi. Per oggi si prevedono temperature ancora più calde e umide, ma nel fine settimana i temporali in arrivo dovrebbero rendere il clima più fresco. Il caldo afoso non è insolito durante i mesi estivi, ma la prolungata mancanza di energia sembra aver peggiorato la situazione. Nelle scorse settimane il caldo ha provocato più di 1.700 morti in India.
03/06/2019 09:02