15/07/2016, 12.38
BANGLADESH
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Bangladesh, decine di docenti incitavano al terrorismo islamico: fermati

di Sumon Corraya

La polizia ha accertato il coinvolgimento del professor Hasnat Karim con gli attentatori di Dhaka. Gli inquirenti hanno sequestrato diversi libri che inneggiavano al jihad nella biblioteca dell’università dove egli ha insegnato nel 2012. Le idee estremiste venivano diffuse nelle accademie più prestigiose della capitale.

Dhaka (AsiaNews) – La polizia del Bangladesh ha scoperto decine di docenti universitari e insegnanti delle scuole medie che incitavano i propri studenti al terrorismo islamico. Uno di loro, insegnante di inglese alle medie, avrebbe detto al sorvegliante della scuola: “I musulmani sono perseguitati in tutto il mondo, perciò dobbiamo compiere attentati contro i non islamici”.

Il sorvegliante, anonimo per sicurezza, riferisce ad AsiaNews: “Quando si verificano attacchi contro le minoranze religiose, molti musulmani sono felici di sapere che i cristiani o gli indù vengono uccisi dai militanti. Gli insegnanti stanno commettendo un grave errore”.

Dopo il drammatico attentato terroristico all’Holey Artisan Bakery Cafè di Dhaka, nel quale sono morte 20 persone in maggioranza stranieri, la polizia ha inasprito i controlli. Nelle ultime settimane le autorità hanno ricevuto decine di denunce di scomparsa di giovani, con ogni probabilità scappati per unirsi ai militanti islamici.

Nel frattempo le indagini si sono concentrate anche su coloro avrebbero potuto ispirare un gesto così violento, come predicatori e insegnanti. Tra gli ultimi vi è Hasnat Karim, un ex docente della North South University (Nsu) di Dhaka. L’uomo si trovava nel bar di Gulshan attaccato dai cinque terroristi lo scorso primo luglio e le immagini delle telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso mentre passeggiava sul tetto del locale in compagnia degli assalitori.

Questo suo atteggiamento ha insospettito le autorità, che lo hanno prima fermato e poi accertato il suo coinvolgimento negli attacchi. Egli nel 2012 ha insegnato nella stessa università in cui studiava uno degli attentatori, Nibras Islam.

Il collegamento tra i due ha acceso i riflettori sulla diffusione di idee estremiste nelle accademie del Paese, persino in quelle più prestigiose. La Nsu è tra gli atenei privati più importanti della capitale e gli esperti dicono che gli amministratori non hanno mai posto grande attenzione sulle attività terroristiche che si svolgevano tra le sue mura. Qualche giorno fa la commissione d’inchiesta disposta dal governo ha sequestrato nella biblioteca vari libri che inneggiavano al jihad.

Ad oggi le autorità hanno rintracciato diversi docenti che insegnavano la lotta contro gli infedeli: essi lavoravano in quattro università private e quattro scuole medie inglesi della capitale e un’università pubblica di Chittagong. La fonte riporta che un professore di Gulshan [il quartiere diplomatico dove si è svolgo l’attacco] incoraggiava gli allievi a colpire i fedeli non musulmani. Anche una insegnante di scuole medie, madre di un giovane che è entrato nelle fila del gruppo islamico illegale Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh (Jmb), fomentava le violenze. 

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