Bangkok: via libera a modifica Costituzione per contenere le proteste
Il Senato, controllato dai militari alleati del premier, sarà privato del potere di eleggere il primo ministro. I manifestanti pro-democrazia chiedono però le dimissioni di Prayuth e di rivedere il ruolo del re. Per superare la crisi, l’ex generale golpista è pronto a creare un “comitato di riconciliazione”.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Il premier Prayuth Chan-ocha dà il via libera a una modifica della Costituzione, che priverà il Senato – controllato dai militari – di eleggere il primo ministro. La decisione è arrivata ieri al termine di una sessione speciale del Parlamento, convocata il 26 ottobre per rispondere alle richieste del movimento pro-democrazia.
Da più di tre mesi, migliaia di giovani manifestano quasi ogni giorno chiedendo le dimissioni di Prayuth, il varo di una Costituzione democratica e di rivedere il ruolo del sovrano, ritenuto eccessivo in una monarchia costituzionale come quella thailandese.
Il premier è il primo bersaglio delle proteste. Ex comandante in capo dell’esercito, salito al potere nel 2014 con un golpe, egli guida dallo scorso anno un esecutivo civile, ma i suoi critici lo accusano di aver fatto approvare nel 2017 una Costituzione su misura e di aver truccato le elezioni che hanno decretato la fine formale della giunta militare. Il Senato, formato da 250 membri scelti dalle Forze armate, è una sorta di “salvagente” politico per il leader golpista.
Per risolvere la crisi, accentuata dall’emergenza pandemia, Prayuth ha dichiarato di essere pronto a creare un “comitato di riconciliazione”, costituito da rappresentati di tutte le forze politiche, parlamentari e attivisti democratici.
La mossa del premier potrebbe però non bastare a calmare il movimento democratico, che pretende le sue dimissioni. Secondo un sondaggio pubblicato il 25 ottobre dall’università Suan Dusit della capitale, più del 62% degli intervistati sostiene che le proteste sono scoppiate in primo luogo per il malcontento nei confronti di Prayuth.
22/10/2020 09:01
30/03/2021 13:57