Banda Aceh: proibite di nuovo le feste di Natale e Capodanno
Banda Aceh (AsiaNews) – I cristiani non possono salutarsi tra loro con “buon Natale” e i musulmani non possono festeggiare il Capodanno. Lo ha deciso l’amministrazione di Banda Aceh, capoluogo di Aceh, provincia nel nord di Sumatra e unico luogo dell’Indonesia dove vige la sharia. Per il terzo anno consecutivo, ai cittadini è stato vietato di fare alcun rimando alla nascita di Cristo e ai musulmani di festeggiare l’ultimo dell’anno perché “non sono parte della cultura islamica”.
Il divieto per i musulmani di festeggiare il Capodanno è stato annunciato da Zainal Arifin, vicesindaco di Banda Aceh: “Abbiamo raggiunto un accordo tra le fasce sociali di Banda Aceh – ha detto – che le celebrazioni per il nuovo anno sono bandite perché non sono un evento del calendario islamico e non fanno parte della cultura islamica”.
Il divieto vale solo per i musulmani: “Dal punto di vista morale – ha aggiunto Arifin – è del tutto sbagliato per tutti i musulmani di Aceh festeggiare il Capodanno. Permettiamo a quelli che non sono musulmani di festeggiare l’evento, ma non dovranno farlo in pubblico disturbando la popolazione locale”. L’anno scorso, il sindaco Djamal aveva imposto ai non musulmani di festeggiare “a casa loro”.
Illizza Sa'aduddin Djamal è il primo sindaco donna di Banda Aceh ed è stata promotrice delle regolamentazioni. La provincia, invece, è governata da Zaini Abdullah, ex “ministro degli esteri” del Movimento per la liberazione di Aceh (Gam), gruppo separatista islamico.
La provincia di Aceh ha iniziato ad introdurre la legge islamica (shari'a) dal 2005, in seguito a un accordo di pace fra Jakarta e il Gam. Tra le leggi più dure vi sono la bastonatura pubblica per chi ha rapporti omosessuali, i giocatori d’azzardo, i bevitori d’alcol e coloro che frequentano donne fuori dal matrimonio. Inoltre, vi sono una serie di divieti rivolti in particolare alle donne: indossare jeans e gonne attillate, viaggiare cavalcioni a bordo di motocicli e ballare in pubblico, perché “alimentano il desiderio” o festeggiare il San Valentino.
18/05/2005