Attentato di Londra: il dolore del papa; il dolore di un giovane musulmano
“Preghiera e solidarietà” di papa Francesco per le vittime uccise a Westminster. Un giovane musulmano chiede scusa ai famiiari delle vittime perché i terroriti usano la sua religione per compiere queste violenze. L’islam “è presa in ostaggio”. La polizia ha diramato il nome dell’attentatore ucciso: Khalid Massoud, 52 anni, nato in Gran Bretagna. Forse è di origini pakistane o afghane. Lo Stato islamica lo rivendica come “uno dei suoi soldati”.
Londra (AsiaNews) – Proprio ieri è giunta la rivendicazione dello Stato islamico per l’attentato di Londra a Westiminster, che ha causato la morte di cinque persone e decine di feriti. In serata la polizia londinese ha anche diffuso il nome dell’attentatore ucciso. Si tratta di Khalid Massoud, 52 anni, sposato con figli, nato nel Kent e poi vissuto nel West Midlands. Nella città di Birmingham per anni è stato implicato in vari crimini: furti, assalti, zuffe, possesso di armi, offese a pubblici ufficiali. Ma non era conosciuto per legami con l’estremismo violento. Negli ultimi anni era diventato “più religioso”, partecipava alle attività della moschea, e – secondo I suoi vicini – era divenuto più scontroso o silenzioso.
Lo Stato islamico pretende che Massood sia uno dei suoi “soldati”, sebbene la polizia di Londra afferma che l'uomo fosse un “lupo solitario”. Forse per evitare divisioni nella multietnica e multireligiosa comunità britannica, la polizia continua a sottolineare che Masood era cittadino britannico, sebbene il suo nome sia di origine pakistana o afghana.
Papa Francesco ha espresso “profonda tristezza” verso il popolo britannico per l’attentato a Westminster di due giorni fa. Egli ha anche assicurato “preghiera e solidarietà” verso le vittime e i loro familiari.
Il telegramma, inviato ieri dl card. Pietro Parolin, segretario di Stato, al card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente dei vescovi di Inghilterra e Galles, dice: “Profondamente rattristato nell’apprendere la perdita di vite e i feriti causati dall’attacco nel centro di Londra, Sua Santità papa Francesco esprime la sua preghiera e solidarietà con tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. Raccomandando coloro che sono morti all’amorevole misericordia dell’Onnipotente, Sua Santità invoca la forza divina e la pace sulle famiglie in lutto e assicura alla nazione le sue preghiere”.
AsiaNews ha anche ricevuto un’espressione di condoglianze da parte di un giovane musulmano, Kamel Abderrhamani, che offre il suo dolore per le famiglie delle vittime e si scusa perché ancora una volta il terrorismo ha usato la religione islamica per diffondere la morte. “la nostra religione, egli dice, è presa in ostaggio e la si utilizza per fini barbari e criminali”.
“A Londra – dice il messaggio – hanno ucciso degli innocenti nel mio nome, come è nelle loro abitudini. Si propaga il male sotto il pretesto di una lotta legittima. Ma da quando uccidere gli innocenti è una lotta? Tutto è confuso, i terroristi mi implicano nel loro crimine, assassinando nel nome della mia religione e le famiglie delle vittime mi accusano di complicità. Che devo fare? Negare la mia fede potrebbe essere una soluzione. Ma io non posso negare la mia fede e la via che percorro verso Dio non esclude quella degli altri.
A questi criminali, dico loro che essi non appartengono alla mia stessa religione, anche se essi si dicono musulmani. Il mio Dio non accetta che si uccida, non accetta che si umilino gli innocenti, non accetta il male. Dite pure quel che volte, fare dire a Dio quello che volte, ma per favore, non uccidete nessuno né in nome della mia religione, né nel nome di qualunque altra.
Lasciateci vivere in armonia, lasciateci coabitare ed evolvere con tutti i popoli del mondo. Soprattutto, cessate di sporcare l’immagine della mia religione, della mia cultura, di tutto ciò che è bello attorno a me.
Presento le mie condoglianze alle famiglie delle vittime e dico loro che ci scusino: anche noi siamo vittime dell’ideologia islamista barbara, che ha preso in ostaggio la nostra religione e la utilizza per i suoi fini barbari e criminali”.
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