29/06/2015, 00.00
VATICANO
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Attentati in Tunisia, Kuwait, Francia: il cordoglio di papa Francesco, preghiere per le vittime

Nei telegrammi a firma del card. Parolin, il pontefice esprime cordoglio e preghiera per i morti e le loro famiglie. Duro monito del pontefice contro queste barbarie “che sono causa di grandi sofferenze”. E si rivolge a Dio, per “fare il dono della pace”.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Cordoglio e preghiera per le vittime degli attentati e i loro familiari; ferma condanna per questi gesti di violenza “che sono causa di grandi sofferenze”; l’invocazione rivolta a Dio per “fare il dono della pace”. È quanto ha sottolineato papa Francesco in tre diversi telegrammi inviati, a nome del pontefice, dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ai i nunzi apostolici in Tunisia, Kuwait e Francia all’indomani degli attentati del 26 giugno scorso. 

“Venuto a conoscenza dell’attacco a Sousse”, in Tunisia, e delle “numerose vittime che esso ha causato”,  Francesco “si unisce attraverso la preghiera al dolore delle famiglie” dei morti e dei feriti e “alla tristezza” di tutto il popolo tunisino. Il papa, continua il telegramma a firma del segretario di Stato, “affida le vittime a Dio”, perché le possa accogliere “nella sua luce” eterna. Tornando all’attentato, il pontefice “condanna “la violenza che genera tanta sofferenza e chiede a Dio di fare il dono della pace”. 

Francesco ricorda anche le vittime dell’attentato alla moschea di Kuwait City, in cui sono morte 26 persone e offre “ferventi preghiere per le vittime e per tutti coloro che hanno sofferto lutti”. Il papa condanna “questi atti barbari” e si unisce alle famiglie “in questo momento di lutto”. Egli incoraggia infine “il popolo del Kuwait a non perdere la speranza di fronte al male” e invoca sulla nazione “l’amore consolatorio dell’Onnipotente”. 

Da ultimo il pontefice rivolge un pensiero anche alle violenze che hanno colpito la Francia, in un venerdì di sangue e terrore che ha investito tre continenti: Medio oriente, Nord Africa ed Europa. Francesco affida alla misericordia di Dio “la persona che ha perduto la vita” ed esprime solidarietà e vicinanza “alle persone ferite e ai loro familiari”. Infine, Francesco condanna “ancora una volta la violenza che genera tanta sofferenza e chiede a Dio di fare il dono della pace”. 

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