Aleppo, attacco areo a una moschea. Uccise almeno 42 persone in Siria
L’edificio era pieno di fedeli per la preghiera serale. Non è chiaro chi sia il responsabile dell’attacco. La coalizione americana afferma di aver colpito jihadisti, ma non una moschea.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Sono almeno 42 e per lo più civili le vittime causate da un raid areo che ieri sera ha distrutto una moschea nel villaggio di al-Jineh, a 30 chilometri a ovest di Aleppo, nell’area controllata dei ribelli. Non è ancora chiaro chi sia il responsabile dell’attacco
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con base a Londra, la moschea al-Jineh era piena di fedeli per la preghiera serale. Il villaggio si trova in quella che è la principale area sotto il controllo dei ribelli. A quanto riportato, al suo interno non ci sarebbero fazioni jihadiste. “Il raid è stato condotto da arei non identificati, e ha ucciso 42 persone, per lo più civili – afferma Rami Abdel Rahman, capo dell’Osservatorio – più di cento i feriti.” Al momento della dichiarazione erano ancora molti i dispersi e gli intrappolati sotto i detriti della moschea.
Nell’area operano le forze siriane e russe, mentre gli arei statunitensi colpiscono i ribelli jihadisti della regione. Gli Stati Uniti affermano di aver condotto un’operazione area contro alcuni militanti di al-Qaeda, ma di non aver colpito una moschea. Il commando centrale, dopo aver affermato che l’attacco americano era avvenuto nel vicino quartiere di Idlib, ha ritrattato affermando che la posizione precisa non è conosciuta.
La coalizione guidata dagli Stati Uniti, attiva nel territorio contro i jihadisti dal 2014, ha ammesso di aver causato in modo involontario 220 vittime civili. Secondo i critici i numeri sono molto più alti.
La Russia ha avviato l’intervento militare in Siria nel settembre del 2015, e in passato ha liquidato spesso accuse di aver ucciso civili nel corso delle incursioni.
L’attacco di ieri arriva a un solo giorno di distanza dall’attentato suicida a Damasco dove sono morte almeno 31 persone, segnando con il sangue il sesto anniversario della guerra civile siriana. Dall’inizio del conflitto sono morte più di 320mila persone e 11 milioni sono state costrette alla fuga.