Afghanistan, arrestato un sospettato per il rapimento del gesuita indiano
Kabul (AsiaNews) - Le forze di sicurezza dell'Afghanistan hanno arrestato un sospettato in connessione al sequestro di p. Alexis Prem Kumar sj, gesuita di nazionalità indiana che dirige la sezione nazionale del Jesuit Refugee Service (Jrs). Il fermo è avvenuto ieri sera nella provincia occidentale di Herat, dove ha avuto luogo anche il rapimento. P. Jeyapaty sj, rettore del Loyola College e incaricato di parlare con i media, riferisce ad AsiaNews che "non ci sono ancora notizie ufficiali a riguardo".
Samiullah Qatra, capo della sicurezza nella provincia, ha dichiarato che il sospettato è stato portato in custodia per ulteriori accertamenti.
La polizia afghana e le forze di intelligence hanno lanciato un'operazione per liberare il sacerdote 47enne, rapito il 2 giugno scorso nel distretto di Zendjan. P. Alexis era in visita a una scuola per rifugiati. Da poco è tornato da un viaggio in Iran e in Pakistan. Da quando è in Afghanistan (2008) gran parte del suo lavoro consiste proprio nell'assistere gli afghani tornati da questi due Paesi attraverso programmi sanitari ed educativi, in particolare a Bamiyan, Kabul e Herat.
Intanto, gli abitanti di Zendjan sostengono che i rapitori potrebbero aver portato p. Alexis nel distretto di Gulran. Nella zona sono attive milizie talebane, ma nessuno ha chiesto un riscatto, né ha rivendicato la responsabilità del sequestro.
Secondo una fonte locale di AsiaNews, anonima per motivi di sicurezza, p. Alexis potrebbe essere stato rapito in quanto straniero, e non perché è un consacrato.