Accordi commerciali: la Ue apre al Vietnam e punisce la Cambogia
L’Unione riesce a imporre clausole sul rispetto dei diritti umani nel patto commerciale con Hanoi, il secondo partner economico della Ue nel sud-est asiatico. Tutela dei lavoratori e protezione dell’ambiente in Vietnam saranno monitorati dagli europei. Per il mancato rispetto dei diritti del popolo cambogiano, la Commissione europea sospende parte delle tariffe commerciali agevolate concesse a Phnom Penh.
Bruxelles (AsiaNews/Agenzie) – Il Parlamento dell’Unione europea ha dato il via libera ieri, 12 febbraio, all’accordo di libero scambio con il Vietnam, che entrerà formalmente in vigore all’inizio dell’estate, dopo la ratifica da parte di Hanoi. Il ministro vietnamita del Commercio, Tran Tuan Anh, ha dichiarato che questa avverrà a breve, alla prima seduta dell’Assemblea nazionale.
L’intesa con il Vietnam, che elimina di fatto tutte le barriere tariffarie tra le due parti, include anche una clausola sui diritti umani. È limitata al rispetto da parte del Paese del sud-est asiatico dei diritti dei lavoratori e delle norme internazionali a tutela dell’ambiente, compreso l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Sulla spinta dei negoziati con la Ue, Hanoi ha già ratificato alcune convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro (una agenzia dell’Onu) e ha modificato il proprio Codice del lavoro.
L’intesa commerciale impegna inoltre il Vietnam al rispetto degli standard europei per la protezione dei diritti dei consumatori, e introduce regole per favorire la partecipazione delle imprese europee alle gare d’appalto pubbliche in territorio vietnamita.
Dopo Singapore, il Vietnam è il principale partner commerciale della Ue tra i membri dell’Associazione dei Paesi del sud-est asiatico. Il loro interscambio di beni e servizi è di 53 miliardi di euro. Con oltre 6 miliardi di euro in investimenti diretti esteri nel 2017, il blocco europeo è anche uno dei principali investitori nel Paese asiatico.
L’accordo Ue-Vietnam non prevede clausole specifiche a protezione dei diritti politici e religiosi. Tuttavia contempla la possibilità di intraprendere “appropriate” azioni se una parte compie serie violazioni dei diritti umani. Una clausola simile è contenuta anche nel patto di libero scambio tra la Ue e Singapore, che è in vigore dal novembre 2019.
In ambito commerciale, la Ue ha assunto una posizione più rigida nei confronti della Cambogia. Nello stesso giorno della ratifica parlamentare dell’accordo con il Vietnam, la Commissione europea ha annunciato che sospenderà parte delle agevolazioni tariffarie riconosciute a Phnom Penh. La misura colpirà il 20% dell’export cambogiano verso il territorio dell’Unione, in particolare prodotti di abbigliamento e zucchero. Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha dichiarato che il governo cambogiano non ha lasciato altra scelta alla Commissione, considerata la sistematica violazione dei diritti politici, della libertà di espressione e partecipazione del popolo cambogiano.