07/05/2014, 00.00
CINA
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Accademici, avvocati, cristiani arrestati: hanno partecipato a un seminario (privato) su Tiananmen

di Wang Zhicheng
Le quattro personalità detenute sono accusate di "seminare disordini". Molti altri partecipanti al seminario sono stati prelevati e interrogati dalla polizia. Il massacro di Tiananmen ha portato all'acuirsi die mali sociali di oggi: corruzione, ingiustizia, abusi di potere. L'invito al Partito comunista cinese di cercare e affermare la verità. Per il 4 giugno, Hu Jia inviata tutti a vestire dei segni di lutto. Scomparsa anche la giornalista Gao Yu.

Pechino (AsiaNews) - Due professori universitari, un avvocato per i diritti umani, un cristiano protestante capo di una chiesa domestica sotterranea sono stati arrestati e accusati di "seminare disordini" per aver partecipato lo scorso 3 maggio a un seminario in una casa privata per commemorare gli eventi del 4 giugno 1989, il movimento democratico di Tiananmen e il massacro che ne è seguito.

Dal 1989 il governo cinese non permette alcuna commemorazione dell'evento che ha segnato la storia del Paese e arresta attivisti e personalità che osano sfidare il divieto. Ma gli arresti di solito avvengono a pochi giorni dalla data fatidica; quest'anno sono cominciati un mese prima.

I quattro detenuti per aver partecipato al seminario sono: Xu Youyu, professore in pensione dell'Accademia cinese delle scienze sociali; Liu Di, scrittrice dissidente, già imprigionata nel 2002; l'avvocato per i diritti umani Pu Zhiqiang, che aveva partecipato al movimento di Tiananmen nel 1989; Hu Shigen, scrittore dissidente e capo di una chiesa domestica protestante non riconosciuta.

Altri partecipanti al seminario sono scomparsi e forse sono detenuti. Fra questi vi sono Hao Jian, professore alla Beijing Film Academy e Liang Xiaoyan, membro del movimento dell'89, ex insegnante e capo di una Ong.

Altre personalità che hanno partecipato al seminario sono stati fermati dalla polizia, interrogati e per ora rilasciati. Fra questi vi sono: Cui Weiping, professore at  Beijing Film Academy; Guo Yuhua, professore di sociologia alla Qinghua University; Qin Hui, professore di storia alla stessa università; Wang Xiaoshan, scrittore indipendente, che non era presente fisicamente, ma ha inviato un intervento scritto.

Secondo Yaxue Cao di "China Change", prima dell'incontro - a cui hanno partecipato in tutto 15 persone (v. foto) - la pubblica sicurezza aveva telefonato a molti di loro per fermarli, ma nessuno ha risposto alla chiamata.

Altre personalità qualificate che hanno aderito al seminario sono:

Li Xuewen, accademico indipendente e scrittore; Wang Dongcheng, professore alla China Youth University per le Scienze politiche; Wu Wei,  accademico indipendente e rappresentante del governo ai tempi di Zhao Ziyang; Xu Youyu, ricercatore all'Accademia cinese delle scienze sociali; Ye Fu, scrittore indipendente; Zhang Xianling, una delle madri di Tiananmen; Zhou Feng, professore associato alla China Youth University per le Scienze politiche.

Altre persone che non potevano partecipare, hanno inviato loro commenti scritti. Fra questi: Chen Ziming, accademico dissidente; He Weifang, professore di legge alla Beijing University; Murong Xuecun , scrittore indipendente.

Per il dissidente Hu Jia, che ha subito una condanna a quattro anni per il suo impegno, la risposta immediata della polizia è dovuta al fatto che i partecipanti al seminario sono personalità molto influenti nella società. Hu ha anche invitato tutta la popolazione cinese ha indossare qualche segno di lutto in occasione del 4 giugno prossimo.

Durante il seminario, è emersa ancora una volta l'affermazione che il movimento del 4 giugno non era "controrivoluzionario", come continua ad affermare la leadership del partito comunista, ma una dimostrazione di cittadini disarmati. Per questo nulla giustificava la violenza e la soppressione che ne è seguita.

Alcuni dei partecipanti hanno sottolineato che la repressione militare di allora ha causato i mali sociali di oggi: abusi di potere, maltrattamento della popolazione, corruzione, ingiustizie - così tipiche del sistema politico cinese - dopo il 4 giugno 1989 sono divenuti incontrollabili.

Al seminario tutti sono stati d'accordo che non bisogna attendere dalle autorità il cambiamento del giudizio su Tiananmen perché è il popolo a fare da giudice su ciò che è giusto o sbagliato, e non i leader. Va chiesto al Partito ciò che lo stesso popolo fa: cercare e affermare la verità, con obiettività e giustizia, camminando verso una transizione politica.

"China Change" segnala che anche Gao Yu, una giornalista indipendente di Pechino, è scomparsa dal 24 aprile: doveva recarsi ad Hong Kong per partecipare ad alcune manifestazioni legate al 4 giugno. In questi giorni è scomparso anche Yao Jianfu, un altro professore indipendente, amico di Gao Yu.

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