03/07/2024, 10.50
BANGLADESH
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A Dhaka il Sinodo interroga sul ruolo dei laici

di Sumon Corraya

Nel cammino verso l'Assemblea di ottobre le diocesi del Bangladesh hanno tenuto un seminario con la sottosegretaria del dicastero vaticano sr. Nathalie Becquart. I partecipanti: "Un risveglio per la Chiesa cattolica nel Paese". L'arcivescovo Bejoy N. D'Cruze: "I laici vogliono partecipare alle decisioni e si aspettano di veder maggiormente riconosciuta la loro dignità".

Dhaka (AsiaNews) - Nei giorni scorsi a Dhaka si è tenuto l’evento formativo “Sinodo e sinodalità: seminario per la Chiesa in Bangladesh”. Vi hanno preso parte i vescovi del Paese, sacerdoti, suore e 90 laici cattolici che hanno parlato di un risveglio per la Chiesa cattolica nel Paese. Il cammino sinodale anche in Bangladesh è iniziato nel 2021, con molti incontri in diversi luoghi, ma questo seminario l’ha rinforzato grazie anche alla visita di sr. Nathalie Becquart, sottosegretaria del Sinodo dei vescovi, che ha guidato l’evento insieme a p. George Plathottam, segretario esecutivo dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia.

“Attraverso il seminario ho capito che tutti i membri della Chiesa - vescovi, sacerdoti, suore, laici - hanno la stessa dignità nella Chiesa. Compreso chi è bisognoso, disabile ed emarginato. In passato solo i vescovi partecipavano al Sinodo. È un cambiamento importante nella Chiesa cattolica", ha commentato ad AsiaNews Theophil Nokrek, direttore dell'Istituto per lo sviluppo della Caritas al termine del seminario. “Se iniziasse anche in Bangladesh il processo per l'ordinazione di diaconi permanenti sposati, i laici potrebbero contribuire maggiormente alla vita della Chiesa", ha proposto inoltre Nokrek.

Sr. Nathalie Becquart ha affermato nel corso dell'evento che “il Sinodo sulla sinodalità è un cammino di tutto il popolo di Dio, nello spirito dei valori di Cristo. I tre temi chiave del Sinodo sono comunione, missione e partecipazione”. Quanto al tema "giovani, donne e responsabilità cristiane nella leadership sinodale", ha aggiunto che la sinodalità è una questione di esperienza e di comprensione, e che essa rappresenta un nuovo modo di praticare la leadership nel mondo complesso di oggi. Ha poi condiviso quanto il processo di consultazione mondiale abbia incluso numerose tappe. Dopo le fasi iniziali nelle parrocchie e nelle diocesi, 112 conferenze episcopali su 114 hanno presentato relazioni a Roma. All'inizio del 2023, sette Assemblee ecclesiali continentali, tra cui quella di Bangkok, hanno prodotto propri documenti sulla traccia intitolata "Allarga lo spazio della tua tenda" (Is 54,2). Anche il Sinodo digitale ha coinvolto in rete migliaia di giovani.

P. George Plathottam, nel prosieguo dei lavori, ha detto che nel cammino sinodale il dialogo deve avvenire non solo tra i cristiani ma anche tra persone di diverse fedi. P. Plathottam - riprendendo il documento finale dell'Assemblea continentale asiatica sulla sinodalità - ha posto l'accento sulla necessità di superare il clericalismo e sulla questione del coinvolgimento delle donne nella Chiesa, dei giovani, dei poveri, delle persone migranti, rifugiate e sfollate. Ha parlato delle sfide dell'inclusione e dell'ospitalità, in dialogo con la cultura asiatica. 

Durante il seminario, l'arcivescovo Kevin S. Randal, nunzio apostolico in Bangladesh, ha presieduto una celebrazione eucaristica. In quell'occasione ha detto: “È una questione di amore, perché Dio è amore, ma l'amore, di solito, non si conosce ma si sente. Un abbraccio, uno sguardo empatico in un momento di dolore, una carezza, sono espressioni d'amore”. I santi - ha ricordato - sono persone che hanno saputo uscire dal guscio dell’isolamento e hanno intrapreso un nuovo cammino, simile a quello sinodale. “Molti santi avevano difficoltà a vivere in comunità, pensiamo a Pietro e Paolo. Ma il loro entusiasmo per la fede li ha portati a donare la vita: cogliamo i loro esempi e imitiamoli".

L'ultimo giorno del seminario, in una conferenza stampa con i giornalisti, l'arcivescovo di Dhaka Bejoy N. D'Cruze, ha fatto il punto sulle questioni emerse nel cammino sinodale del Bangladesh. "I laici - ha detto - si aspettano di ricevere maggiore dignità dal clero e dai religiosi. Vogliono anche partecipare al processo decisionale della Chiesa", ha aggiunto mons. D'Cruze assicurando che i leader della Chiesa stanno imboccando questa strada.

 

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