Mosca offrirà il primo reattore nucleare del Myanmar
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – La Russia fornirà il Myanmar del suo primo reattore nucleare. L’iniziativa ha sollevato la protesta degli Stati Uniti che da anni premono sull’ex Birmania perché accelleri il processo democratico. L’Agenzia federale per l’energia atomica russa, Rosatom, ha annunciato la firma di un memorandum di intesa con la giunta militare birmana per la costruzione di un centro di ricerca nucleare. La centrale in progetto avrà un reattore ad acqua leggera della capacità di 10 MW ed utilizzerà uranio arricchito al 20%.
La Rosatom sostiene che il Myanmar ha diritto a dotarsi di tecnologia nucleare civile e garantisce che “in alcun modo” si potrà sfruttare il reattore per lo sviluppo di testate atomiche. Non sono d’accordo gli Stati Uniti, secondo i quali il Paese non ha standard di sicurezza adatti a maneggiare materiale atomico; il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Tom Casey, ha inoltre denunciato gli alti rischi di un tale progetto, legati principalmente “all’impatto ambientale, alla proliferazione e alla possibilità del furto di uranio”.
Da parte sua Mosca assicura che la costruzione della centrale birmana avverrà con la supervisione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica IAEA. Non è ancora no, però, il luogo in cui sorgerà; fonti non ufficiali parlano di Pwint Phyu, cittadina al centro del Paese, nel divisione di Magwe.
Usa e Unione Europea hanno deciso di mettere il Myanmar sotto sanzioni nel 1990, in seguito alla repressione del movimento democratico e agli arresti domiciliari comminati all’attivista e Premio Nobel Aung San Suu Kyi. L’impatto del provvedimento è però stato alleviato dalle politiche di India, Cina, Thailandia, Russia, che investono miliardi di dollari per l’esplorazione dei ricci giacimenti di risorse energetiche birmani. Analisti ritengono che la giunta militare si sia rivolta alla Russia nel tentativo di bilanciare la tradizionale dipendenza da Pechino.
08/09/2022 12:09
20/10/2017 15:51