Terremoto in Pakistan: danni "gravi" e stime "incerte", forse migliaia
Mons. Dogra, vicario generale di Islamabad ad AsiaNews: "Pregate per noi". Soccorsi lenti e stime dei danni "destinate ad aggravarsi".
Islamabad (AsiaNews) A Islamabad "si scava, ma i soccorsi sono lenti: Dio solo sa quanti danni può aver fatto questo terremoto". Questo è il commento di mons. Jacob Dogra - vicario generale della diocesi di Islamabad - che raggiunto da AsiaNews aggiunge: "Le Margalla Towers [comprensorio di 12 piani con oltre 75 appartamenti ndr] sono il punto più colpito, sono praticamente distrutte. Nessuno può dire quanti corpi vi sono sotto le macerie". L'invio di soccorsi "non funziona ancora bene. Sono tutti lenti, ma il presidente Musharraf ha detto che invierà più persone e noi lo speriamo con forza. Pregate per noi".
Islamabad si trova a circa 95 chilometri dall'epicentro della scossa di terremoto di 7,6 gradi Richter che ha colpito alle 5.50 (ora italiana) India, Pakistan e Afghanistan. Il bilancio delle vittime è ancora incerto, ma si teme molto pesante.
Il generale Shaukat Sultan, portavoce del presidente Pervez Musharraf, dichiara: "I morti potrebbero essere migliaia. Non abbiamo per ora una cifra precisa delle vittime, ma e' imponente".
Aftab Ahmed Khan Sherpao, ministro pakistano dell'Interno, aggiunge: "Abbiamo notizie secondo le quali diversi villaggi sono stati spazzati via".
Gravemente colpita anche la Provincia della frontiera di Nord Ovest: un funzionario provinciale di Peshawar afferma che nel distretto vi sono "enormi" distruzioni, con oltre 100 morti. L'uomo aggiunge che il bilancio delle vittime "potrebbe essere molto più alto".
Vijay Bakaya, vicesegretario indiano di Stato del Jammu-Kashmir, riferisce che almeno 142 persone sono morte in Kashmir e altre 15 nella regione di Jammu. Bakaya aggiunge che il bilancio è destinato ad aggravarsi. "Questo è un bilancio provvisorio. La stima potrebbe crescere appena arriveranno i dettagli sui danni alle abitazioni e sul numero delle vittime".