I bulldozer contro la chiesa di Tam Toa per soffocare le richieste dei cattolici
Hanoi (AsiaNews) – Il braccio di ferro fra le autorità di Hanoi e i cattolici della diocesi di Vinh (Vietnam centrale) per l’uso delle rovine della chiesa di Tam Toa è giunto al termine: il 20 agosto scorso i bulldozer del governo cittadino sono giunti sul posto radendo al suolo gli ultimi brandelli dell’edificio sacro, lasciando in piedi soltanto il campanile.
Giorni prima, il 17 agosto, Bui Xuan Ngau, vice presidente del Comitato del popolo di Dong Hoi ha pubblicato un decreto (il n. 137/TB-UBND) con cui ordina la conversione della chiesa di Tam Toa in un parco pubblico.
Il decreto è simile a quelli diramati per i casi della ex nunziatura di Hanoi e per la chiesa di Thai Ha. In tutte e tre le situazioni, i cattolici reclamavano il ritorno ai legittimi proprietari dei terreni che il governo – dopo averle requisite per il bene pubblico - voleva usare per speculazioni edilizie private. Di fronte alla resistenza dei cattolici, il governo ha deciso di cambiare la destinazione (almeno per ora) e trasformarli in parco pubblico.
Per difendere l’uso sacro della chiesa di Tam Toa, i cattolici sono stati picchiati, arrestati, derubati; due preti sono finiti all’ospedale e centinaia di migliaia di fedeli hanno fatto veglie di preghiera e sit-in.
La chiesa di Tam Toa sorge su un delicato scenario naturale. Il p. Claude Bonin che l’ha costruito nel 1887, aveva scelto una collina proprio sulla riva del fiume Nhat Le, pensando che per i cattolici era più facile giungere alla chiesa usando le barche. Con lo sviluppo economico ed edilizio della città (Dong Hoi), la zona è divenuta la più cara dell’area.
L’avidità dei quadri del Partito li ha portati dapprima a decretare che le rovine della chiesa devono servire a un mausoleo della guerra (la chiesa era stata bombardata dagli americani negli anni ’60). Tutt’attorno alle rovine dell’edificio sacro doveva sorgere un villaggio turistico (cfr AsiaNews.it, 21/07/2009 Percosse e arresti per sacerdoti e fedeli nella storica chiesa di Tam Toa).
Già lo scorso anno i bulldozer del governo avevano spianato molto terreno attorno a Tam Toa e sono stati costruiti molti lussuosi appartamenti per i membri del governo locale. Giorni fa, dopo il decreto che trasforma la destinazione del luogo in un parco pubblico, si è concluso il lavoro. Secondo testimonianze locali, il governo di Hanoi, preoccupato della pubblicità che il caso ha assunto all’estero e nel Paese, aveva decretato che anche il campanile venisse raso al suolo. Ma le autorità locali vogliono preservarlo per dare eleganza al futuro villaggio turistico, sebbene condividano con Hanoi il progetto di eliminare ogni traccia di cattolicesimo dalla regione.
L’ufficio della diocesi di Vinh ha protestato contro il decreto di Bui Xuan Ngau, ma invano.
Per la festa dell’Assunta, lo scorso 15 agosto, almeno 200 mila persone si sono radunate a Xa Doi per la messa. Ma altre 500 mila sono state fermate dalla polizia, per il timore di nuove pressioni contro il governo. Le persone che non hanno potuto raggiungere Xa Doi per la concelebrazione, hanno deciso di celebrare messa ai bordi della strada, lungo l’autostrada n.1. I media di Stato hanno definito il gesto “illegale e produttivo di disordine pubblico”, ma per i locali essa è stato “una scena meravigliosa, mai vista fino ad ora”.
Durante la celebrazione del 15 agosto il vescovo di Vinh, mons. Paul Maria Cao Dinh Thuyen, 83 anni, ha espresso il suo dolore per le violenze della polizia contro i cattolici.