Sequestrato dalla polizia mons. Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo di Zhengding
Roma (AsiaNews) – Mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo di Zhengding (Hebei) è stato sequestrato ieri dalla polizia e portato in un luogo sconosciuto. Il sequestro avviene in concomitanza con l’incontro in Vaticano della Commissione plenaria sulla Chiesa in Cina.
Ieri pomeriggio alle 16 (ora locale), 5 poliziotti e due auto si sono presentati nella casa del vescovo e lo hanno prelevato per una località sconosciuta. Mons. Jia, 74 anni, soffre di vari disturbi a causa delle carcerazioni passate e per la sua età e i fedeli della diocesi sono preoccupati che questo nuovo sequestro possa metterlo in pericolo di vita.
Da anni mons. Jia subisce sequestri e isolamenti da parte della polizia, che lo tengono lontano per mesi dalla sua comunità. Durante questi periodi la polizia cerca di indottrinarlo sulla politica religiosa del Partito e lo spinge ad aderire all’Associazione patriottica (Ap).
Questa volta i motivi sono ancora più gravi e colpiscono al cuore i tentativi del Vaticano nel voler riconciliare Chiesa ufficiale e sotterranea dell’Hebei, la regione a massima concentrazione di cattolici.
Mesi fa mons. Jang Taoran, vescovo di Shijiazhuang (Hebei), la diocesi della Chiesa ufficiale della zona, si è riconciliato con la Santa Sede, ed ha accettato – su indicazione del Vaticano - di collaborare con il vescovo Jia Zhiguo, divenendo suo vescovo ausiliare. Mons. Jia diverrebbe invece il vescovo ordinario della diocesi, pur rimanendo della Chiesa sotterranea e non riconosciuto dal governo.
I due vescovi si sono incontrati spesso e hanno cominciato a costruire un piano pastorale comune. Ma non appena l’Associazione patriottica ha scoperto questi segni di riconciliazione, ha obbligato i due vescovi a non più incontrarsi e li ha messi sotto custodia della polizia 24 ore su 24. Secondo alcuni fedeli locali, la polizia ha detto a mons. Jia Zhiguo che “questa unità [fra i due vescovi – ndr] è cattiva perché è voluta da una potenza straniera come il Vaticano. Se unità ci deve essere, deve avvenire attraverso il governo e l’Ap”. Data la resistenza di mons. Jia a sottoscrivere l’adesione all’Ap, la polizia si è messa a irridere il vescovo, dicendo che il governo metterà un altro vescovo al suo posto e che per lui “è tempo di andare in pensione, dato che è malato”.
L’incontro della Commissione vaticana sulla Chiesa in Cina, che dura fino a domani, doveva affrontare proprio le tematiche dell’accettazione della Lettera del papa ai cattolici cinesi, pubblicata nel giugno 2007. In essa Benedetto XVI aveva esortato Chiesa ufficiale e Chiesa sotterranea a far crescere la riconciliazione e aveva definito “incompatibili” con la fede cattolica gli ideali e la struttura dell’Associazione patriottica, che mira a costruire una Chiesa nazionale, indipendente dalla Santa Sede.
Sulla situazione attuale di persecuzione della Chiesa in Cina cfr anche: AsiaNews.it, 30/03/2009 In Cina è persecuzione. Incontro in Vaticano .