11/10/2008, 00.00
VIETNAM
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Anche un giornale per bambini nella campagna contro i cattolici di Hanoi

di J.B. An Dang
Sul periodico, destinato ai ragazzi delle elementari, “uno studente” delle primarie scrive di aver perso la fede a causa del comportamento dell’arcivescovo. Ordine di comparizione per il superiore dei Redentoristi.

Hanoi (AsiaNews) – Dopo radio, televisione e quotidiani, ora tocca alle riviste per bambini allinearsi nella campagna di disinformazione dei media controllati dallo Stato contro i cattolici. Questa settimana è stato fatto scendere in campo anche Thieu Nien Tien Phong (Bambini pionieri), periodico destinato ai piccoli delle scuole elementari.

La scenografia è sempre la stessa, già seguita dai giornali per gli aduli, come ad esempio dal quotidiano del Partito comunista Nhan Dan. Obiettivo dell’attacco sono gli esponenti della Chiesa cattolica, in primo luogo l’arcivescovo Joseph Ngo Quang Kiet. E c’è la protesta di un cattolico, Qui uno “studente delle scuole elementari”, afferma di aver perso la sua fede cattolica a causa delle affermazioni e dei comportamenti del vescovo.

 “E’ spudorato – commenta padre Dang Huu Chau, un sacerdote di Hanoi – usare un giornale per bambini per diffondere queste evidenti bugie”.

Se la campagna di stampa segna così un ulteriore degrado, anche la campagna di intimidazione verso i sacerdoti ed i parrocchiani di Thai Ha registra un’escalation. Una parrocchiana racconta che nell’ultimo mese è stata convocata otto volte dalla polizia. Ogni volta le fanno la stessa domanda: perché è andata a pregare in una zona dove si sa che le riunioni di preghiera sono illegali?

Giovedì, poi, gli agenti si sono recati al monastero per presentare un ordine di comparizione a padre Matthew Vu Khoi Phung, superiore dei Redentoristi. E’ accusato di aver usato la sua influenza per incitare i fedeli a sfidare il governo, pregando illegalmente in una zona pubblica e disturbando l’ordine pubblico. Il Comitato del popolo (municipio) di Hanoi ha rilasciato un avviso nel quale minaccia azioni legali contro di lui e la polizia afferma di aver trovato ampia prova di “crimine organizzato” nelle veglie di preghiera di Thai Ha. Quando gli agenti sono arrivati, però, il superiore non era al monastero: era partito alcune ore prima per Ho Chi Minh City, per un incontro.

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