Thailandia, scuole cattoliche all’insegna dell’eccellenza e del dialogo interreligioso
Bangkok (AsiaNews) – La Chiesa cattolica in Thailandia gioca un ruolo fondamentale nel percorso educativo degli studenti, grazie a una serie di istituti che vanno dalla scuola elementare fino all’università. Oltre a fornire un eccellente livello di istruzione, le scuole cattoliche promuovono il “dialogo interreligioso” e una “convivenza pacifica fra giovani di diverse fedi”, tanto che gli studenti cattolici – in molti casi – sono in minoranza rispetto a buddisti e musulmani.
Nella sola arcidiocesi di Bangkok vi sono 300 istituti che ospitano circa 400mila studenti, 65.775 dei quali nella capitale. La maggioranza dei ragazzi proviene da famiglie di religione buddista, mentre in due scuole si registra una predominanza di studenti musulmani. I cattolici variano dal 5 al 10%, a testimonianza del proficuo lavoro di integrazione svolto dagli educatori. Esse offrono un livello di istruzione di “assoluta eccellenza”, testimoniata dal fatto che la quasi totalità degli studenti provenienti da scuole cattoliche supera con successo i test di ammissione all’università.
L’artefice dell’immenso sforzo promosso dalla Chiesa cattolica nel settore dell’istruzione è l’arcivescovo di Bangkok, card Michael Michai Kitbunchu, che da anni ha avviato “raccolte fondi” per sovvenzionare scuole e istituti, sottolineando l’importanza del “percorso educativo nella formazione di un individuo”, a prescindere dal credo religioso professato. Anche quest’anno, grazie ai fondi ricevuti da congregazioni religiose e privati, il prelato ha potuto disporre di 60 nuove borse di studio (883 in totale) da elargire agli studenti più meritevoli.
Suksan Chaopaknam, presidente del Consiglio per i laici dell’arcidiocesi di Bangkok, ha ringraziato a nome di tutti i cattolici l’arcivescovo per il lavoro svolto; egli lo ha definito “l’amato padre” della Chiesa thailandese per l’opera educativa promossa durante il suo episcopato. Il card Kitbunchu sottolinea che proprio nella scuola si gioca una delle sfide più importanti nella costruzione di una società e bisogna essere pronti a rischiare pur di vedere nascere progetti e opere: “Non è possibile – afferma – aspettare fondi e risorse per dare vita a istituti. Bisogna rischiare e puntare su strutture non solo nella capitale, ma diffonderle in tutte le province del Paese, per permettere ai ragazzi di studiare rimanendo in famiglia, senza trasferirsi necessariamente nella capitale”.
Durante l’annuale incontro, alla presenza di 480 fra educatori e insegnanti, l’arcivescovo di Bangkok ha sottolineato la sfida posta dalla società moderna che sembra escludere la “moralità” e la “condotta etica”, mentre le scuole cattoliche devono promuovere “il diritto alla libertà individuale” e dare agli studenti le basi per poter prendere “decisioni autonome e secondo coscienza”, oltre a mettersi al “servizio degli altri” e promuovere una “collaborazione reciproca”.
Il card Kitbunchu ha inoltre deciso di distribuire gratuitamente 30mila Bibbie alle famiglie cattoliche perché, ispirate da San Paolo in occasione dell’anno dedicato all’apostolo delle genti, sappiano far nascere uno spirito missionario e promuovano i valori cristiani nella società. Egli il prossimo anno festeggerà i 50 anni di sacerdozio e ringrazia “sacerdoti e laici con i quali collabora nella testimonianza dell’amore di Dio e nell’annuncio della Parola, con un pensiero particolare ai membri del Mep – Missions Étrangères de Paris – di cui si celebrano i 350 anni dalla nascita”.
Papa Benedetto XVI, attraverso il nunzio apostolico in Thailandia mons. Salvatore Pennacchio, ha voluto ringraziare l’arcivescovo di Bangkok impartendogli una “speciale benedizione”.