La Cina supera gli Usa, sua la maggior comunità internet mondiale
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Con 253 milioni di internauti registrati a fine giugno, la Cina ha superato gli Stati Uniti come maggior comunità mondiale online, come ha annunciato ieri lo statale Centro di informazione sulla rete internet. Ma cresce anche la ferrea censura sulle notizie “sgradite”.
Dal 30 giugno 2007 ci sono stati 91 milioni di nuovi utenti, con una crescita del 56%. L’84,6%, pari a 214 milioni di persone, naviga a banda larga ad alta velocità. Ci sono 12,19 milioni di siti registrati con il dominio “cn”, per “Cina”.
La diffusione è anche dovuta alla rapidità e alla seppur relativa libertà dell’informazione su internet, sia su alcuni siti che nei forum. Eventi come le tempeste di neve a gennaio e febbraio, il terremoto del Sichuan di maggio e il viaggio della torcia olimpica sono stati seguiti da milioni di persone tramite internet, accedendo a notizie spesso non fornite dai media cinesi supercontrallati: l’81,5% degli internauti, ovvero 206 milioni, leggono le notizie di attualità, rispetto al 71% degli Usa e al 67,1% della Corea del Sud.
Liu Bing, direttore per ricerca e sviluppo del Centro, osserva che internet è già “la più influente fonte di notizie con le maggiori potenzialità di sviluppo” e ne evidenzia il basso costo e la crescente richiesta nelle campagne come pure l’utilizzo per fini di intrattenimento, quali ascoltare musica. Prevede 285 milioni di utilizzatori entro il 2008. La forte crescita è significativa anche perché Pechino incoraggia l’uso di internet per fini commerciali e di istruzione, ma cerca di impedire l’accesso a siti che reputa “sovversivi” (spesso quelli che parlano di diritti umani e molti siti esteri) e a quelli pornografici. Decine di persone sono state arrestate per avere messo su internet articoli o e-mail critici del governo o “pericolosi per la sicurezza nazionale”. A marzo è stato bloccato l’accesso alle foto delle proteste in Tibet poste su You Tube
Internet è ormai usato anche per scambiare informazioni e opinioni, tramite forum, su questioni di attualità che i media e gli stessi siti internet trattano poco: come episodi di malgoverno e ingiustizie, che più volte hanno suscitato accese proteste di decine di migliaia di internauti in pochi giorni.
Molto diffuse anche le vendite online: il sito cinese specializzato Baidu.com nei primi tre mesi del 2008 ha avuto profitti per 265 milioni di yuan (26,5 milioni di euro), con un aumento dell’87%.