Salvato un uomo, dopo 9 giorni ancora vivo sotto le macerie
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un uomo di 31 anni è stato miracolosamente tratto in salvo dalle rovine di una centrale idroelettrica a Wenchuan, l’epicentro del terremoto nel Sichuan, dopo quasi 9 giorni. I soccorritori, un gruppo di Shanghai, lo hanno salvato dopo 30 ore di lavoro.
Ma Yuanjiang, 31 anni, era il vicedirettore dell’impianto idroelettrico Yingxiu Bay. Al momento del terremoto si trovava nella sala delle riunioni. Tutto l’impianto e gli uffici sono implosi durante il terremoto. Ma era stato individuato il 18 maggio scorso. Dopo aver fatto un buco, i soccorritori gli hanno dato acqua zuccherata attraverso una cannuccia, fino a trarlo fuori dalle macerie alle 0.50 della notte scorsa.
Ora Ma si trova all’ospedale militare di Chongqing, ma verrà presto trasferito in un ospedale di Chengdu.
Il bilancio delle vittime del terremoto nel Sichuan è di 34.043. Ma si stima che i morti raggiungeranno la cifra di oltre 71 mila. Si pensa che più di 10 mila persone siano seppellite sotto le macerie, ma le speranze di trovare ancora persone vive si stanno esaurendo.
L’Istituto di sismologia del Sichuan ha avvertito che fra ieri e oggi vi potrebbero essere scosse di assestamento fra il 5 e il 6 della scala Richter. Migliaia di persone ieri a Chengdu, prese dal panico, hanno passato la notte in strada o nelle piazze. Dagli Stati Uniti, il Geological Survey questa notte ha registrato nel Sichuan una scossa di magnitudo 5.5.
Da ieri, in tutta a Cina e nelle sedi diplomatiche cinesi nel mondo, sono stati dichiarati 3 giorni di lutto nazionale.