A un passo dalla beatificazione la fondatrice delle Religiose della Vergine Maria

di Santosh Digal

Madre Ignacia del Espiritu Santo è la seconda filippina proclamata “venerabile”. Fondatrice della prima congregazione religiosa femminile aperta a donne filippine, madre Ignacia ha speso la sua vita per Dio e il prossimo. E una miracolosa guarigione avvenuta dopo la sua morte potrebbe portarla alla beatificazione.

Manila (AsiaNews) – La fondatrice della prima e più antica congregazione religiosa femminile nelle Filippine – Religiose della Vergine Maria (RVM) – è “venerabile”. Il presidente della conferenza dei vescovi delle Filippine, arcivescovo di Jaro Angel N. Lagdameo ha letto durante una messa solenne celebrata ieri la proclamazione del decreto che ha conferito il titolo di venerabile a madre Ignacia del Espiritu Santo.

Il cardinale Gaudencio Rosales di Manila ha celebrato la messa al santuario di Lorenzo Ruiz in Binondo. Madre Ignacia nacque a Binondo nel 1963 da padre cinese e madre filippina. Invece di sposarsi, Ignacia lavorò come cucitrice e condusse una vita di preghiera, meditazione e servizio apostolico. La sua vita fu un esempio per altre donne filippine che al tempo non potevano entrare formalmente in conventi religiosi, riservati per coloro di discendenza spagnola.

Avviò così la prima istituzione religiosa per donne filippine, conosciuta come la congregazione delle Religiose della Vergine Maria. La congregazione, che oggi è la più grande nelle Filippine e conta più di 700 membri, dirige scuole centri per ritiri, centri sociali e sanitari.

La proclamazione di madre Ignacia è avvenuta nello stesso giorno della nascita della venerabile, che secondo i certificati di battesimo cade il 1 febbraio. L’emissione del decreto è un passo importante verso la beatificazione.

In un decreto che risale al 6 luglio 2007, Papa Benedetto XVI accolse positivamente le conclusioni del prefetto della Congregazione per le cause dei santi e dichiarò che “la Serva del Signore, Ignacia, fondatrice della congregazione delle suore della Beata Vergine Maria, possiede in modo eroico le virtù teologiche della fede, speranza e carità verso Dio e il prossimo, e le virtù cardinali della prudenza, giustizia, temperanza e coraggio.”

Madre Ignacia sarà la seconda persona di origini filippine a cui è conferito il titolo di “Venerabile”, dopo Isabel Larranage Ramirez, fondatrice delle suore della Carità e del Sacro Cuore di Gesù, che diventò venerabile nel 1999.

Se verrà canonizzata, madre Ignacia potrebbe diventare il secondo santo filippino. Il primo santo, S. Lorenzo Ruiz, fu martirizzato durante la persecuzione dei cristiani a Nagasaki in Giappone nel 1637. Secondo i documenti presentati a Roma per la causa della beatificazione, deve essere accertato che madre Ignacia abbia condotto una vita di santità e che almeno un miracolo sia stato ottenuto con la sua intercessione.

Il caso presentato alla congregazione è la guarigione di un diabetico. Victoria Peña-Utanes soffriva di una grave infezione al piede sinistro, al punto che il medico stabilì l’amputazione dell’arto.

Presa dalla disperazione Utanes invocò l’intercessione di madre Ignacia e, con un atto di fede, la malata posò una foto di madre Ignacia sulla ferita e bendò il piede. Giunta a casa la sera la ferita era guarita e secondo il medico l’istantanea guarigione era inspiegabile a livello scientifico.

Il cardinale Jaime Sin, predecessore di Rosales, iniziò la causa di beatificazione nel 1986. Il vaticano garantì il “nihil obstat” ovvero dette il permesso di procedere con le indagini lo stesso anno, e venne creato un tribunale arcidiocesano.