La vittima è il 31enne e Pat Nibin Maxwell, originario del Kerala, da due mesi nel nord del Paese come bracciante in una fattoria. Egli aveva una figlia di cinque anni e la moglie era in attesa del secondo. Feriti altri due connazionali. Il cordoglio e la condanna dell’ambasciata israeliana a Delhi per il “vile” attacco che rilancia il tema dei morti fra i migranti, i “dimenticati” della guerra.
L'appello per una tregua è stato condiviso anche dalle organizzazioni umanitarie che lavorano in Israele. La fine delle ostilità deve servire a garantire la distribuzione degli aiuti in sicurezza e ad arrivare a un negoziato per il rilascio degli ostaggi. La speranza ultima resta la pace "nella terra in cui nostro Signore Gesù Cristo ha preso per primo la sua croce in nostro favore".
Almeno 112 morti e oltre 760 feriti nell’assalto al convoglio Onu di aiuti. Hamas e Israele si rimpallano le responsabilità, negoziati a rischio. P. Romanelli: ogni giorno vittime delle bombe e fame generalizzata, necessario un cessate il fuoco perché “la situazione è davvero grave”. L’esercito israeliano torna a colpire nelle vicinanze della parrocchia, il sostegno di papa Francesco.
Le notizie di oggi: Tokyo invia mini-droni e serpenti-robot in uno dei reattori di Fukushima per preparare la rimozione di scorie altamente radioattive. Israele punta a costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania, quasi 15mila le unità abitative. La giunta birmana colpisce un mercato nello Stato Rakhine, almeno 12 morti. In Russia aumentano i controlli su telefoni e applicazioni mobili.
Il gesuita israeliano in un saggio pubblicato da La Civiltà Cattolica: "Lo scontro sulla giustizia e quello sulla guerra a Gaza portato in piazza dalle famiglie degli ostaggi mostrano la fine del sionismo nato nel XIX secolo. Serve una nuova sintesi che riparta da ebrei di radice orientale, ultra-ortodossi, arabi isrealiani e immigrati russi per un nuovo sguardo anche sui palestinesi".
Rispondendo a un invito del ramo femminile dell’Ordine libanese degli Antonini, mons. Paolo Borgia ha visitato l’istituto. Esso sorge in un’area dominata da Amal e dove si consumano gli scontri più feroci fra esercito israeliano ed Hezbollah. Il presule ha trasmesso la vicinanza di papa Francesco e le preghiere per la pace.