Secondo un rapporto di Human Rights Watch almeno 600 operai sono da mesi senza salario. Quanti hanno protestato sono stati fermati e trattenuti, poi rilasciati. Per gli esperti il “numero effettivo” di quanti non vengono pagati “potrebbe essere significativamente più alto”. La testimonianza: “Non sapevamo che indire uno sciopero fosse un reato. Ci hanno accusato di aver tentato di rovesciare lo Stato”.
Ridimensionata Neom e altre infrastrutture, le autorità saudite puntano a sviluppare la città santa dell’islam. Nei giorni scorsi presentato il “King Salman Gate”, un piano che interesserà 12 milioni di metri quadrati e garantirà 300mila posti di lavoro in 10 anni. Previsti anche spazi commerciali, culturali e residenziali. Ma non mancano le voci critiche.
Ieri all’Onu l’iniziativa franco-saudita per il riconoscimento di una sovranità a pieno titolo accanto a Israele. Ad oggi favorevoli 152 Paesi su 193, resta l’opposizione degli Stati Uniti. Fra i punti delineati da Macron “una missione internazionale di stabilizzazione”. L’attivista palestinese parla di “risveglio delle coscienze”, ma è solo “la prima tappa”, servono “altre azioni”. "Nella futura Palestina musulmani, cristiani ed ebrei siano uguali di fronte alla legge".
Dopo che jet e droni israeliani hanno colpito ieri la delegazione in Qatar per discutere della tregua e della liberazione degli ostaggi, resta incerto l’esito dell’attacco che ha provocato almeno sei morti. Mons. Berardi: operazione che ha destato “sorpresa” ma i vertici del Paese inviano segnali di “normalità”. Lettere e fondi: la solidarietà dei bambini del vicariato per i coetanei di Gaza.
Per lo studioso giordano l’obiettivo ultimo del governo Netanyahu “va oltre” la sconfitta di Hamas e ridisegnare i confini. La Cisgiordania diventa una “opportunità da sfruttare” in una prospettiva di annessione. La debolezza dell’Autorità palestinese e della comunità internazionale, il nuovo paradigma degli Accordi di Abramo. Fra le nazioni della regione “più tattiche che alleanze”.
L’annuncio dell'imminente riconoscimento da parte dell'Eliseo è stato immediatamente salutato con favore dall'Arabia Saudita. Che con Parigi oggi non condivide solo un'iniziativa all'Onu sulla riaffermazione della soluzione dei due Stati nel conflitto israelo-palestinese, ma anche tante partite politiche ed economiche in Medio Oriente.