Washington e Londra vietano pc e tablet sui voli aerei provenienti da Africa e Medio oriente
Il provvedimento entrerà in vigore il 25 marzo e non è prevista, al momento, una data di scadenza. Dietro il bando minacce della cellula yemenita di al Qaeda, pronta a nuovi attacchi. Esperti e analisti sollevano dubbi sulla reale efficacia.
Amman (AsiaNews/Agenzie) - Dopo il divieto di ingresso per gli immigrati provenienti da Paesi a maggioranza musulmana (al momento sospesi dalla magistratura), l’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump ha messo nel mirino computer e tablet. Niente oggetti elettronici in cabina, esclusi i telefoni cellulari e le apparecchiature mediche, sui voli diretti negli Usa provenienti da otto nazioni dell’Africa settentrionale e del Medio oriente.
In base alla norma tutte le apparecchiature più grandi di un telefono dovranno essere trasportati nel bagaglio in stiva. Fra queste i giochi elettronici, pc, lettori dvd e macchine fotografiche.
Poche ore dopo, anche Londra ha approvato un simile provvedimento, il quale si applica - a differenza degli Stati Uniti - a sei nazioni della medesima area. In queste ore anche Parigi e Ottawa ne stanno valutando la possibile introduzione.
Dietro la decisione gli allerta lanciati dall’intelligence, secondo cui sarebbe elevata la minaccia terroristica sui voli diretti in territorio americano.
Le nove linee aeree colpite dalla nuova legge emanata da Washington sono: Royal Jordanian, EgyptAir, Turkish Airlines, Saudi Arabian Airlines, Kuwait Airways, Royal Air Maroc, Qatar Airways, Emirates ed Etihad Airways. Il bando britannico, annunciato poche ore più tardi, si applica ad altri vettori fra cui British Airways e EasyJet e riguarda passeggeri provenienti da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita.
Gli aeroporti coinvolti dal provvedimento sono: Mohammed V International, Casablanca, Marocco; Ataturk Airport, Istanbul, Turchia; Cairo International Airport, Egitto; Queen Alia International, Amman, Giordania; King Abdulaziz International, Jeddah, e King Khalid International, Riyadh, Arabia Saudita; Kuwait International Airport; Hamad International, Doha, Qatar; Abu Dhabi e Dubai International, Emirati Arabi Uniti.
Secondo quanto spiegano fonti del governo americano, il bando entrerà in vigore alle 7 del mattino del prossimo 25 marzo; per il momento le restrizioni saranno applicate per un periodo di tempo illimitato. Fonti della compagnia Emirates riferiscono invece di una validità fino al 14 ottobre 2017.
Il segretario di Stato americano Rex Tillerson sta ospitando una due giorni di incontri di ministri e alti funzionari provenienti da 68 nazioni, per discutere della minaccia terroristica rappresentata dallo Stato islamico (SI). Obiettivo dell’incontro, quello di accelerare gli sforzi per sconfiggere i jihadisti nelle ultime due roccaforti rimaste in loro possesso: Mosul in Iraq e Raqqa in Siria.
Fonti di intelligence statunitense parlano di informazioni credibili, in base alle quali i miliziani starebbero lavorando per trasportare esplosivi a bordo di aerei, utilizzando apparecchiature elettroniche fra cui computer e tablet. Si tratta di minacce “sostanziali” e “credibili”.
Il provvedimento - legato a una minaccia proveniente da al Qaeda nella penisola arabica (Aqpa), cellula del gruppo in Yemen - gode del sostegno bipartisan di repubblicani e democratici. Eric Swalwell, membro democratico del Comitato di intelligence della Camera, parla di una “nuova minaccia aerea”. Il collega repubblicano Peter King aggiunge che vi sarebbero informazioni credibili circa attacchi già “pianificati”.
Tuttavia, alcuni analisti ed esperti mettono in dubbio la reale efficacia del provvedimento e avanzano ulteriori problematiche relative alla sicurezza dei voli. I mezzi elettronici, contenenti batterie ed elementi infiammabili, andranno posizionati nella stiva e saranno necessarie ulteriori misure per prevenire casi di incendio. Matthew Finn, consulente dell’agenzia per la sicurezza Augmentiq, afferma che “piazzare questi elementi nella stiva, piuttosto che in cabina, ha poco senso”. Inoltre, questi mezzi elettronici trasformati in esplosivi possono essere azionati anche con una serie di meccanismo a distanza, fra cui “piccoli telefoni cellulari”.
L’uso dei computer sui voli aerei è diventato oggetto di attenzioni da parte dei reparti della sicurezza, in seguito a un incidente avvenuto sui cieli dell’Africa. Un sospetto attentatore suicida avrebbe azionato l’esplosivo contenuto all’interno di un portatile, sul volo Daallo Airlines decollato da Mogadiscio nel febbraio 2016. Lo scoppio avrebbe provocato un buco nella fusoliera di circa un metro, che ha risucchiato l’attentatore unica vittima dell’attentato e costretto il velivolo a un atterraggio di emergenza.