25/09/2018, 12.25
VIETNAM
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Vietnam, Đặng Thị Ngọc Trinh è la prima presidente donna

di Joseph Manh Hung

Giurista 59enne con un master in politica, era vicepresidente dal gennaio 2016, quando il Congresso del Partito comunista aveva ridefinito la guida del Paese. La presidenza era stata assegnata a Trần Đại Quang, conservatore e uomo chiave del potente Ufficio politico del Partito comunista. Il mistero che avvolge la sua morte alimenta voci e sospetti.

Hanoi (AsiaNews) – Per la prima volta nella storia, una donna è presidente della Repubblica socialista del Vietnam. Nominata in seguito alla morte del suo predecessore Trần Đại Quang, Đặng Thị Ngọc Trinh (foto) ricoprirà la carica di capo di Stato fino a quando l'Assemblea nazionale non eleggerà un nuovo leader. Giurista 59enne con un master in politica, era vicepresidente dal gennaio 2016, quando il Congresso del Partito comunista aveva ridefinito la guida del Paese.

La presidenza era stata assegnata a Trần Đại Quang, uomo chiave del potente Ufficio politico (Bộ Chính Trị, il Politburo) del Partito comunista del Vietnam (Pcv), di cui era membro dal 1977. Tra il 2011 ed il 2016, Trần Đại Quang aveva ricoperto il ruolo di ministro della pubblica Sicurezza. Il prof. Carlyle Thayer, noto esperto australiano di Affari vietnamiti, al tempo aveva sottolineato “l'ascesa degli esponenti della sicurezza nel Comitato centrale e nel Politburo del Partito”.

Era la prima volta che un generale di polizia veniva eletto presidente in Vietnam. Ciò aveva confermato anche il dominio dei conservatori all’interno di un Partito diviso. Come previsto in modo corretto dall’accademico, la nomina di Trần Đại Quang “sarebbe stata in grado di portare a maggiori sforzi per combattere allo stesso tempo sia la corruzione sia gli attivisti pro-democrazia”. Durante il suo mandato, egli ha ricevuto le dure critiche della comunità internazionale poiché ha contribuito alla repressione di qualsiasi voce discorde, ordinando la detenzione di prigionieri politici, blogger o giornalisti.

Ciò nonostante, Trần Đại Quang aveva lavorato con successo alla distensione dei rapporti con gli Stati Uniti, soprattutto in relazione alle rivendicazioni di Pechino nel Mar Cinese meridionale. Daniel Kritenbrink, ambasciatore Usa ad Hanoi, nel suo messaggio di condoglianze definisce il defunto presidente “un amico” di Washington. Il diplomatico ricorda come la visita di Donald Trump ad Hanoi nel novembre 2017 abbia contribuito “alla reciproca comprensione e alla promozione di pace, prosperità e sicurezza nella regione”.

Trần Đại Quang era gravemente malato da mesi, ma ha continuato a svolgere i suoi compiti ufficiali nonostante la visibile fatica e perdita di peso. Le autorità non hanno rivelato la natura esatta della sua malattia, limitandosi a parlare di “un raro virus”. La poca chiarezza circa la morte del presidente, che ha guidato il Vietnam per soli 28 mesi a fronte di un incarico quinquennale, alimenta nel Paese voci e sospetti. Un giornalista, che preferisce rimanere anonimo, afferma: “La cosa mi sorprende davvero. Mentre molti leader del regime sono in salute e soggetti a cure speciali, altri come Trần Đại Quang, Nguyễn Bá Thanh o Phạm Quý Ngọ muoiono all’improvviso per ‘strane malattie’. Sono tutti vittime…”.

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