Unicef: 60mila bambini in Nordcorea rischiano di morire di fame
Gli aiuti rallentati e ostacolati dalle sanzioni. Le banche e aziende hanno paura di essere accusate di violare l’embargo.
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 60mila bambini nordcoreani rischiano di soffrire di una grave malnutrizione “che può portare alla morte”. A lanciare l’allarme è l’Unicef, l'agenzia Onu per i bambini, sottolineando che in Corea del Nord le sanzioni internazionali aggravano la situazione umanitaria rallentando gli aiuti.
Omar Abdi, vicedirettore esecutivo dell’Unicef, riferisce che gli aiuti umanitari sono esentati dall’embargo, “ma quello che accade è che le banche e le aziende che forniscono o spediscono beni sono molto attente. Non vogliono correre alcun rischio di essere considerate colpevoli di aver violato le sanzioni”. Di conseguenza, trasportare materiali e aiuti diventa sempre più difficile e i tempi di allungano, soprattutto quando si tratta di portare denaro nel Paese. Inoltre, a causa delle misure punitive, il prezzo dell’ormai scarsa benzina è salito del 160%.
Manuel Fontaine, direttore dei programmi d’emergenza dell’Unicef, afferma che si tratta di una “malnutrizione che può portare alla morte. Si parla di carenza di proteine e calorie… Il trend è preoccupante, non sta migliorando in alcun modo”.
L’Unicef è uno dei pochi organi internazionali ad avere accesso al Paese isolato, dove una grave carestia ha ucciso circa 3milioni di persone sin dalla metà degli anni 90’. Anche la Eugene Bell Foundation, fondazione a sostegno di circa 1000 malati di tubercolosi nel Paese, ha di recente lanciato un appello per la situazione umanitaria nel Paese.