Un premio ad ‘Uncle Jerry’, una vita di fede vissuta nei media
Il Golden Bell Awards attribuito a Jerry Martinson, gesuita morto nel maggio scorso, per la sua dedizione nel mondo della televisione. Il ricordo di Louise Tsuei e del fratello Barry, anch’egli gesuita, parroco di montagna fra gli aborigeni.
Taipei (AsiaNews) - Il “premio per lo speciale contributo alla produzione televisiva” della 52sima edizione del Golden Bell Awards (金鐘52特殊貢獻獎) è stato vinto da padre Jerry Martinson (丁松筠神父) per la sua lunga carriera di produttore di documentari, presentatore televisivo e insegnante di inglese sugli schermi televisivi asiatici. Padre Jerry, “Uncle Jerry”, come veniva chiamato, è morto lo scorso 31 maggio.
Come ogni anno, la diretta della serata è stata seguitissima a Taiwan e all’estero dall’affezionato pubblico televisivo che ha la possibilità di vedere le personalità del piccolo schermo riunite insieme.
Il premio a Jerry è stato presentato dall’acclamatissima stella televisiva della “generazione incantatrice” (一代妖姬) degli anni ‘80, Louise Tsuei (崔苔菁) che sebbene abbia abbandonato l'industria dell'intrattenimento ormai da anni, il 30 settembre sera “per il nostro amico padre Jerry”, si è sentita in dovere di ritornare sugli schermi per introdurne la figura.
La sua entrata sul palcoscenico ha fatto scattare tutti in piedi, e il suo discorso ha risvegliato emozioni di una vita: "Io ho un rispetto unico per il nostro amico Jerry che ha scelto Taiwan, e in questa terra ha ricevuto la missione di trascorrere gran parte della sua vita: lui ha amato la nostra isola e la nostra gente, tanto da diventare ufficialmente taiwanese e ora i suoi resti risposano a Changhua (彰化市)“. La campana d’oro è stata poi raccolta dal fratello Barry (丁松青神父) anch’egli gesuita con gli aborigeni in una parrocchia di montagna.
Louise Tsuei ha reso omaggio all’influsso di Jerry su una vasta generazione di personalità televisive. Lo ricorda da quando lei aveva 17 anni e a Kuangchi Program Service (光啟社) aveva ospitato il suo primo programma "Cielo azzurro e nuvole bianche” (藍天白雲), lei ha poi venduto moltissimi dischi e ha studiato inglese con Jerry per migliorare il suo repertorio internazionale. Ma ciò che l’ha colpita di più dell’allora giovane gesuita è stata la profonda dedizione alla missione affidatagli dai suoi superiori nei mezzi di comunicazione: “Lui diceva: ‘Lavorare nei media significa fare un atto di fede, perché, non potendo vedere il pubblico, dobbiamo credere fermamente in ciò che stiamo facendo’ (他說:『做媒體要靠信仰,因為看不到觀眾,所以我們要堅定地相信自己在做的事情』)”. In conferenza stampa ha poi detto: “Sono semplicemente venuta per testimoniare la generosità di Jerry per la nostra gente, ora voglio tornare a casa per continuare a vivere la mia vita semplice”.
Padre Barry è salito sul palco a ricevere il premio e ha concluso dicendo: “Grazie per questo grande regalo. Mio fratello ha davvero amato Taiwan e ha amato profondamente Kuangchi Program Service e la sua missione nei media. Voglio ringraziarvi perché io e Jerry qui abbiamo trovato il calore di una famiglia”.
10/06/2017 09:18