Un piccolo aiuto per i senzatetto, dopo l’appello del papa
Pacchi dono distribuiti ai clochard che sono stanziati attorno a san Pietro. Seguire “l’invito contenuto nella ‘Fratelli tutti’, l’enciclica che spinge a una maggiore fraternità e solidarietà umana”.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Berretto di lana, scalda-collo, mascherine chirurgiche, guanti, gel disinfettante, scaldamani: sono il contenuto di pacchi-dono che l’ambasciatore di Taiwan presso la Santa Sede, Matthew Shieh-Ming Lee ha voluto donare personalmente a più di 50 senzatetto che stanziano vicino alla basilica di san Pietro.
Il 24 gennaio scorso, dopo la preghiera dell’Angelus, papa Francesco aveva invitato i fedeli a pregare per Edwin, un nigeriano senza fissa dimora, morto di freddo e in solitudine nella notte del 20 gennaio, a pochi metri da piazza san Pietro. Il papa, commosso dalla vicenda, ha sottolineato che Edwin è morto “ignorato da tutti, abbandonato, anche da noi”. E ha suggerito una maggiore attenzione e cura ai senzatetto di Roma.
Da qui il piccolo gesto amorevole dell’ambasciata di Taiwan. Da parte sua, l’on. Lee, ha dichiarato: “Taiwan è sempre in prima linea per aiutare e assistere le persone più vulnerabili. E siamo sempre in cerca di nuovi modi per soccorrere i bisognosi, secondo l’invito contenuto nella ‘Fratelli tutti’, l’enciclica che spinge a una maggiore fraternità e solidarietà umana”.
Durante i periodi di estremo lockdown, l’ambasciata ha anche soccorso diversi clochard e alcune comunità religiose in quarantena.
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