Udaipur, sarto indù decapitato da islamisti. Il vescovo: 'No allo scontro'
Colpito nel suo negozio nella città del Rajahstan per aver difeso sui social la portavoce del Bjp, finita nell'occhio del ciclone per le frasi offensive su Maometto in un programma tv. Mons. Ganawa: "Come cristiani vogliamo la tolleranza religiosa e la coesistenza pacifica tra tutte le comunità. Prego affinché il buon senso prevalga".
Udaipur (AsiaNews) - Il vescovo di Udaipur, mons. John Ganawa, ha lanciato un appello alla pace e al dialogo dopo la macabra uccisione di un sarto, avvenuta ieri ad opera di estremisti islamici in questa città del Rajahstan.
Kanhaiya Lal è stato decapitato ieri da due assalitori nel suo negozio - che si trova in un affollato mercato, nella zona di Maldas - presumibilmente per aver condiviso sui social network un post a sostegno di Nupur Sharma, la portavoce del Bjp (il partito nazionalista indù del premier Narendra Modi), sospesa per aver pronunciato commenti denigratori sul profeta Maometto durante un dibattito sul canale televisivo Times Now. Una vicenda che da settimane ha infiammato gli animi in India, dove ormai da tempo le relazione tra nazionalisti indù e comunità musulmane locali sono fonte di scontri e polemiche continue.
Lal è stato aggredito da un uomo con un'arma da taglio, mentre l'altro filmava il crimine in un video poi postato in rete nel quale i due assalitori si sono identificati come Mohammed Riyaz Attari e Ghouse Mohammed, brandendo spade e affermando che avrebbero ucciso anche il primo ministro Narendra Modi. Il capo del governo del Rajasthan Ashok Gehlot ha dichiarato che due uomini sono stati arrestati nella città di Rajsamand in relazione all'omicidio. In diverse aree della città di Udaipur è stato imposto il limite agli assembramenti di più di quattro persone, per timore che la vicenda possa scatenare ulteriori violenze.
“Condanno quanto è avvenuto – ha dichiarato ad AsiaNews il vescovo mons. Ganawa -. Come rappresentante della comunità cristiana di Udaipur, faccio appello alla pace e all'armonia tra tutte le comunità. Siamo a favore della tolleranza religiosa, del dialogo e della coesistenza pacifica tra tutte le comunità. Prego affinché il buon senso prevalga tra tutti noi".