UN Women: 'Ancora troppe poche donne in ruoli di leadership nel sud-est asiatico'
Un documento redatto dall'Agenzia Onu per le donne e il governo della Cambogia sottolinea che in vent'anni la crescita della popolazione femminile in ruoli dirigenziali è aumentata solo del 2%. Il ruolo delle donne è stato centrale durante la pandemia ma solo in Vietnam una ministra gestisce il dicastero per la Sanità.
Bangkok (AsiaNews) - Non sembra decollare la partecipazione femminile in ruoli di leadership nei dieci paesi dell’Asean, l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, composta da Brunei, Cambogia, Laos, Filippine, Indonesia, Malaysia, Myamar, Singapore, Thailandia, Vietnam). A confermarlo un documento (intitolato Data Snapshot: Women’s Leadership in the ASEAN Region) frutto della cooperazione tra l’Agenzia Onu per le donne (UN Women) e il governo della Cambogia, Paese che detiene la presidenza di turno dell’organizzazione regionale.
Nonostante il riconoscimento formale del ruolo femminile come fattore di cambiamento, i dati segnalano come resti ancora molto da fare per garantire un’equa rappresentanza, in particolare in settori-chiave dello sviluppo.
La percentuale di donne manager è aumentata solo del 2% tra il 2000 e il 2020, passando dal 39 al 41%, mentre quella di responsabilità a livelli inferiori e intermedi è rimasta stabile al 26%. A livello politico, se sono donne il 22% cento dei parlamentari, a livello governativo restano spesso relegate al coordinamento di comitati ministeriali oppure alla gestione dei dicasteri per la parità di genere e degli affari femminili.
“Un maggiore coinvolgimento delle donne in posizioni di leadership e in ruoli decisionali sono cruciali per assicurare che le loro voci siano udite e i loro ruoli riconosciuti e consolidati nel settore pubblico e privato dell’Asean” ha commentato la ministra cambogiana per gli Affari femminili, Ing Kantha Pavi. Riconoscendo il loro ruolo nella gestione della pandemia da covid-19, la direttrice regionale per l’Asia e il Pacifico dello UN Women ha indicato come “si debba assicurare che esse possano continuare a partecipare e avere un ruolo di leadership maggiore nella ripresa post-covid” Tuttavia, sottolinea il documento, solo in Vietnam una donna è a capo del ministero della Sanità.
Di rilievo anche il dato che mentre il 67% degli operatori sanitari che si sono trovati a contrastare in prima linea la diffusione del contagio siano donne, negli ospedali dell’area Asean solo l’11% si trovano in posizione dirigenziali negli ospedali.
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