Tsai Ing-wen: Per Taiwan, il modello ‘un Paese, due sistemi’ è fallito
Nel giorno della festa nazionale di Taiwan, che celebra i 108 anni della fondazione della Repubblica di Cina, la presidente invita all’ unità gli abitanti nel rifiutare il modello che sta portando Hong Kong “sull’orlo del caos”. La crescita della Cina, “una combinazione di autoritarismo, nazionalismo e potere economico”.
Taipei (AsiaNews) – Il presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha rifiutato la proposta di Pechino a riconciliarsi con la madrepatria sotto il modello “un Paese, due sistemi”, che è fallito ad Hong Kong e che sta trascinando il territorio “sull’orlo del caos”.
Nel suo discorso oggi, festa del “doppio 10”, 108mo anniversario della fondazione della Repubblica di Cina, ha affermato che vi è un “enorme consenso fra i 23 milioni di taiwanesi nel rifiutare ‘un Paese, due sistemi’, al di là delle appartenenze partitiche o posizioni politiche”.
Dal 1949, dalla fuga di Chiang Kai-shek dal continente, Taiwan è la sede del governo della Repubblica di Cina, riconosciuta al presente da 15 Paesi nel mondo. La Repubblica popolare cinese, con capitale Pechino, riconosciuta dalla maggior parte dei Paesi nel mondo, considera Taiwan “un’isola ribelle” e vuole riportarla all’unità con la madrepatria. In passato Pechino ha minacciato anche l’uso della forza per sottomettere l’isola e bloccare ogni suo desiderio di indipendenza.
Da qualche anno, la Cina sta suggerendo che la riunificazione di Taiwan potrebbe avvenire secondo il modello usato ad Hong Kong, “un Paese, due sistemi”, che potrebbe lasciare una vasta autonomia all’isola. Ma gli eventi di questi mesi nella ex colonia britannica stanno mettendo in crisi proprio questo modello, dato che l’influenza della Cina ad Hong Kong è sempre più grande nell’economia, nella cultura, nella politica, consumando il sistema liberale di Hong Kong. Il presidente cinese Xi Jinping ha prospettato ancora una volta il ritorno di Taiwan alla Cina nel giorno della festa nazionale della Repubblica popolare cinese.
La Tsai ha detto: “Se accettiamo ‘un Paese, due sistemi, non ci sarebbe più spazio per l’esistenza della Repubblica di Cina”.
“Siamo testimoni – ha aggiunto – della crescita e dell’espansione della Cina, che è una sfida ai valori democratici e all’ordine globale attraverso una combinazione di autoritarismo, nazionalismo e potere economico”.
La Tsai ha concluso, invitando tutti i taiwanesi ad essere uniti “sotto la bandiera della libertà e della democrazia”. In questo modo “affronteremo il futuro con ottimismo e supereremo le sfide con determinazione”.
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