Terremoto colpisce le Filippine: 20 morti, case e chiese distrutte
Manila (AsiaNews) - Un potente terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito il centro dell'arcipelago filippino, uccidendo finora almeno 20 persone. Il bilancio è però purtroppo destinato ad aumentare. Gli esperti dello US Geological Survey riferiscono che il sisma si è propagato al di sotto dell'isola di Bohol (Central Visayas), una regione popolosa e fra le mete turistiche più apprezzate del Paese. Danni e vittime si contano anche nelle vicina provincia di Cebu. Le vittime sono rimaste intrappolati dal crollo di edifici e centri commerciali, anche diverse chiese hanno riportato gravi danni a causa della potente scossa.
La terra ha tremato alle 8.12 di questa mattina ora locale, in una giornata di festa nazionale per le Filippine e che ha risparmiato un numero maggiore di vittime visto il crollo di alcune scuole, per fortuna deserte. Fonti ufficiali confermano che il maggior numero di morti si conta a Cebu, la seconda città per importanza di tutto il Paese. Cinque persone sono decedute in seguito al crollo parziale di un porticciolo da pesca; altre due persone, assieme a diversi feriti, sono morte per il cedimento del tetto di un centro commerciale.
Nella zona colpita dal terremoto le comunicazioni sono difficoltose e anche il centro locale della Protezione civile ha subito pesanti danni e non sembra essere funzionale alle operazioni di coordinamento dei soccorsi. Il sisma ha inoltre causato l'interruzione della fornitura di energia elettrica in diverse aree della provincia.
Intervistato da Cbcp il vescovo di Tagbilaran, mons. Leonardo Medroso sottolinea che il tremore era "talmente forte" da causare "gravi danni" a diverse chiese centenarie della diocesi, lascito dell'epoca coloniale spagnola. È tuttora in corso una stima parziale dei luoghi di culto distrutti, fra cui vi sono per certo le chiese di Looc e Carmen. Due persone, aggiunge il prelato, sono rimaste intrappolate mentre stavano pregando nel crollo di una chiesa a Loon e sono decedute.
Le Filippine si trovano lungo il cosiddetto "anello di fuoco" del Pacifico, caratterizzato da un'intensa attività sismica e vulcanica. Nel 1990 un terremoto di magnitudo 7,7 ha ucciso oltre 2mila persone a Luzon. Nel marzo 2010 un sisma di magnitudo 6,2 ha colpito al largo dell'isola di Luband, a Mindanao, ma l'onda è stata avvertita sino a Manila, la capitale, distante oltre 130 km dall'epicentro. Infine, nell'agosto 2012 un terremoto di magnitudo 7,6 si è propagato al largo della costa orientale dell'isola di Samar, con relativo allarme tsunami e l'evacuazione generale nella zona.